Le recensioni di Bruno Elpis
Caligola di Franco Forte (qlibri)
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Cinquanta sfumature di Caligola
Il “Caligola” di Franco Forte in parte contravviene alla figura che dell’imperatore è stata fornita da storici come Svetonio: ossia di despota dissoluto, sanguinario e folle, che si macchiò di stragi e nominò il suo cavallo come primo tra i senatori (“Nominerò Incitatus console, con la ratifica del Senato”). Un sovrano, insomma, che ai giorni nostri potrebbe tranquillamente essere accostato a Gheddafi (per la lussuria: il libico si circondò di amazzoni; per il lusso: chi non ricorda la pistola d’oro di Gheddafi? e per le mille altre stranezze, come i guanti bianchi indossati dal colonnello africano per non toccare mani sporche di sangue); o al nord coreano Kim Jong Un, capace di giustiziare un generale perché si addormenta di fronte a lui…
Cosa resta di noi di Giampaolo Simi (i-libri)
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Il mare d’inverno, quello della Versilia, fa da sfondo a “Cosa resta di noi” di Giampaolo Simi.
Nei mesi da settembre (“L’estate ci mette tre mesi per diventare perfetta e lo fa a settembre”) a maggio si srotola la vicenda (“In questa storia i numeri hanno una certa importanza”) che ha per protagonisti Edo e Guia, due personalità piuttosto diverse (“Ero specializzato in rinunce dorate…. Guia no. I Bardi di Colle Val d’Elsa no…”) e che si scontrano di fronte alle difficoltà della sterilità di coppia (“Da quando aspettiamo di aspettare un figlio, Guia e io siamo diventati autentici professionisti dell’attesa”).
Lei è una scrittrice ambiziosa ed egocentrica (che strano, per uno scrittore!), lui vive un po’ all’ombra della prorompente personalità della moglie e conduce lo stabilimento balneare dei suoceri (“Io dovevo tornare in Versilia a occuparmi del Bagno Antaura”). Proprio nel corso di una ristrutturazione dello stabilimento balneare, Edo fa la conoscenza di Anna, una donna non più giovane, ma ancora piena di sogni.
La confraternita del Chianti di John Fante (qlibri)
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“Come poteva un uomo vivere senza suo padre?”
“La confraternita del Chianti” di John Fante è una malassortita compagine, che ruota intorno a un fulcro magnetico: Nick Molise, scalcagnato patriarca (“Era un pessimo giocatore, disperato, terrificante… Doveva proseguire fino alla distruzione finale, come uno deciso a sacrificarsi a una passione fatale”) di una famiglia riottosa (“Il nostro era un clan impulsivo, imprevedibile, incline alle decisioni brucianti e a terribili rimorsi”), alla quale appartiene il narratore, il figlio Henry, scrittore (“Reggevo il suo libro tra le mani… e capii che non sarei mai stato più lo stesso… Volevo pensare e sentirmi come Dostoevskij. Volevo scrivere”), alias John Fante in persona!
I confratelli (“Erano una ghenga di strambi, irascibili, duri individui da previdenza sociale: gente ringhiosa, frontale, vecchi bastardi maligni e aspri, che però se la spassavano colo loro spirito crudele e i modi profani del loro cameratismo”) sono italo-americani (“Joe Zarlingo, un macchinista delle ferrovie in pensione”) dai nomi incontrovertibili (“Lou Cavallaro, un frenatore in pensione; Bosco Antrilli, che una volta era il capo dell’ufficio telegrafi…”), biscazzieri devoti al dio Bacco, che hanno in Angelo Musso - ottuagenario vignaiuolo (“Erano… i suoi schiavi, angosciati quando il raccolto andava male, poiché il suo vino era come il latte della loro seconda infanzia”) - il loro empio, ieratico sacerdote (“Baciai quella mano che sembrava fatta di sole ossa e cartapecora”).
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Sei la mia vita di Ferzan Ozpetek (qlibri)
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Ogni film… è una storia d’amore che finisce
Ho letto Sei la mia vita diFerzan Ozpetek proprio nel periodo in cui Facebook metteva a disposizione un’applicazione (divenuta poi virale) grazie alla quale l’utente poteva trasformare il proprio profilo con i colori dell’arcobaleno per celebrare la sentenza della Corte Suprema USA sui matrimoni gay. “Io so già cosa vedrei. Vedrei tutti i colori dell’arcobaleno, perché tu sei il rosso dell’amore possibile e il viola di quello perduto, il verde dell’amicizia che non morirà mai e il giallo della felicità assoluta”.