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Le recensioni di Bruno Elpis

Cosa resta di noi di Giampaolo Simi (i-libri)

coverIl mare d’inverno, quello della Versilia, fa da sfondo a “Cosa resta di noi” di Giampaolo Simi. 

Nei mesi da settembre (“L’estate ci mette tre mesi per diventare perfetta e lo fa a settembre”) a maggio si srotola la vicenda (“In questa storia i numeri hanno una certa importanza”) che ha per protagonisti Edo e Guia, due personalità piuttosto diverse (“Ero specializzato in rinunce dorate…. Guia no. I Bardi di Colle Val d’Elsa no…”) e che si scontrano di fronte alle difficoltà della sterilità di coppia (“Da quando aspettiamo di aspettare un figlio, Guia e io siamo diventati autentici professionisti dell’attesa”). 

Lei è una scrittrice ambiziosa ed egocentrica (che strano, per uno scrittore!), lui vive un po’ all’ombra della prorompente personalità della moglie e conduce lo stabilimento balneare dei suoceri (“Io dovevo tornare in Versilia a occuparmi del Bagno Antaura”). Proprio nel corso di una ristrutturazione dello stabilimento balneare, Edo fa la conoscenza di Anna, una donna non più giovane, ma ancora piena di sogni. 

Poi Anna sparisce nel nulla. Della sua sparizione si occupano  i mass media, sempre affamati di casi umani da dare in pasto alla voracità del pubblico, ma anche Guia nel suo nuovo romanzo, dopo il flop dell’opera nella quale ha trasfuso la propria delusione per la maternità mancata. 

Chi è il responsabile della scomparsa di Anna?
Forse Giangi, l’ex amante e comico da strapazzo che con goffi tentativi cerca di tenersi a galla nel mondo dello spettacolo? 

Con ironia graffiante e amara, nell’atmosfera del mare “fuori stagione” (“È arrivato il momento di tendere le funi della cabine verso la battigia”) alle ossessioni dell’infertilità di coppia e del “sesso infruttuoso e calendarizzato, marchiato dalla sconfitta e dalle piccole V segnate su un’agenda” Giampaolo Simi combina – ottenendo un risultato interessante, anche grazie ad astute soluzioni narrative - diversi spunti forniti dalla nostra società decadente: i pregiudizi sulle donne single non più giovani, la spettacolarizzazione delle tragedie personali (“Gli opinionisti, i pistari di nera, gli psicologi e le ex veline passate dai divani dei produttori ai divani dei salotti tv sono sorprendentemente d’accordo”), il mercato delle notizie scandalistiche, la trasformazione delle vite private nelle visualizzazioni social… 

Bruno Elpis 

http://www.i-libri.com/libri/cosa-resta-di-noi/