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Le recensioni di Bruno Elpis

Cosa resta di noi di Giampaolo Simi (qlibri)

cover“Dov’è Anna”, così s’intitolava uno sceneggiato degli anni settanta, che aveva per protagonisti due coniugi senza figli. Nello sceneggiato, la moglie scompare misteriosamente…
Anche in “Cosa resta di noi” di Giampaolo Simi i protagonisti, Edo e Guia, non hanno figli e la prima parte del romanzo è efficacemente incentrata sul dramma della sterilità di coppia (“Guia e io non eravamo capaci di metterlo al mondo”). 

Guia è rampolla di un’ottima famiglia toscana, nonché scrittrice di belle speranze (“Ora Guia è in una pizzeria di Trastevere a parlare del suo prossimo libro con Franz Donati. Io sono qui, al mare d’inverno, e c’è solo un odore freddo di muffa e di legno umido”); Edo vive per lei (“Non ho più affittato la cabina dodici…”) e amministra la stazione balneare dei suoceri: il bagno Antaura (“Aura è … lo spirito vitale. Antaura è il suo opposto”). 

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Il rinoceronte di Eugène Ionesco (i-libri)

coverIl rinoceronte” è un’opera in tre atti nella quale Eugène Ionesco si avvale della commedia dell’assurdo per rappresentare il dramma del conformismo. 

Il primo atto si svolge in una piazza, la domenica mattina. Qui s’incontrano i due amici Jean e Berenger: quest’ultimo si caratterizza per un malessere di fondo (“Io non mi ci adatto. Proprio non mi ci adatto alla vita”) che lo induce a bere. I dialoghi tra i personaggi nella piazza vengono animati dal duplice passaggio di un rinoceronte. Un fatto insolito e inspiegabile (“Perché in questa città non abbiamo più lo zoo da quando gli animali sono stati decimati dalla peste… Ma di che circo parla?”), che viene comunque ritenuto complessivamente plausibile al punto che i discorsi proseguono indisturbati (il filosofo, ad esempio, continua i suoi ragionamenti: “Altro sillogismo. I gatti sono mortali. Ma anche Socrate è mortale. Dunque Socrate è un gatto”). Almeno fino al secondo passaggio del pachiderma (“Era già passato poco fa davanti al mio negozio! Ma questo è un altro!”), quando gli attori cominciano a chiedersi se il rinoceronte è uno o se vi siano due bestie (“…rinoceronti con un corno, o due corni, asiatici o africani?”) in circolazione… 

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La sfida di Marco Vichi (i-libri)

coverMarco Vichi immagina “La sfida” tra un paralitico ebreo, Davide Yalta, e lo scrittore-sceneggiatore Trotti. Oggetto de “La sfida” è la conquista della bella Elena. 

I due sfidanti si conoscono in un bar: Davide s’impone subito all’attenzione per il suo modo di fare irritante e antipatico (“Non ha mai visto un paralitico? M’interruppe lui, con un tono di voce insopportabile”). L’atteggiamento dissacrante (“Voglio desiderare quanto posso, buttarmi nella mischia, voglio sentirmi dire di no, voglio picchiare ed essere picchiato. Come fanno tutti”) e l’intelligenza dell’uomo menomato esercitano su Trotti una reazione mista: di repulsione e di attrazione (“Gliel’ho già detto, non mi piace il suo teatrino, lo trovo macabro e volgare”). Quando la conoscenza tra i due si fa più intima, Davide confessa all’altro di essere innamorato della bella vicina, Elena. Trotti s’introduce nella relazione tra i due e comincia a frequentare Elena… 

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La morte a Venezia di Thomas Mann (i-libri)

“La morte a Venezia”  incontra lo scrittore tedesco Gustav Aschenbach per mano di Thomas Mann in un assolo narrativo di amore, distruzione, arte e bellezza (“Riposare nella perfezione è il sogno di chi tende all'eccelso, e non è forse il nulla una forma di perfezione?”). 

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