Le recensioni di Bruno Elpis
Le metamorfosi di Ovidio (qlibri)
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La varietà delle trasformazioni
Il poema di Ovidio si articola in XV libri e sviluppa la propria complessa struttura intorno al tema della metamorfosi: un fenomeno che esiste variamente in natura e che l’uomo, grazie all’immaginazione e all’arte, spesso riproduce per disegnare intuizioni e metaforizzare concetti.
“Le Metamorfosi”, attraverso la musica dell’esametro, declinano miti antichi con dovizia di scene in un periodo che inizia con il Caos e si conclude con il catasterismo di Cesare. La varietà e la ricchezza dei miti pone al commentatore l’imbarazzo della sintesi nella molteplicità fantasiosa delle forme nelle quali il processo di cambiamento si realizza. Ma l’opera può anche essere letta per selezione di episodi.
Le metamorfosi o l’asino d’oro di Apuleio (qlibri)
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Come Lucignolo e Pinocchio!
La Tessaglia è terra di sortilegi. Lì si reca Lucio e a Hypata viene ospitato da Milone. La moglie di costui, Panfila, è una maga. Sospinto dalla curiosità e dal desiderio di vedere un incantesimo, Lucio conquista la complicità della serva Fotide e assiste alla trasformazione di Panfila in gufo. La metamorfosi è propiziata da un unguento, dunque Lucio desidera ripetere l’esperimento su di sé. Ma Fotide sceglie l’ampolla sbagliata e Lucio… si trasforma, sì, in animale, ma… diventa asino (proprio come accadrà – alcuni secoli dopo - a Pinocchio e a Lucignolo nel paese dei balocchi!). Il quadrupede tuttavia conserva facoltà intellettuali, quindi scalpita per assumere nuovamente le sembianze umane: ma ciò sembra possibile soltanto ingerendo un cespo di rose.
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Albergo Italia di Carlo Lucarelli (MilanoNera)
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Forse a causa delle scorciatoie che la mente talvolta imbocca, siamo soliti abbinare il nome di Carlo Lucarelli a indagini nelle quali la tecnologia – fatta di Ris, intercettazioni e perizie – è uno strumento essenziale nelle mani di pur abili inquirenti. Tuttavia “Albergo Italia”, l’ultimo romanzo di Lucarelli, non è niente di tutto questo: perché la storia è ambientata in piena epoca fascista e nell’Eritrea di Asmara, Adua e Massaua.
Il caso che occupa il capitano Colaprico e il suo valido assistente autoctono, il carabiniere etiope Ogbà, scoppia insieme alla tempesta atmosferica che flagella l’altipiano eritreo proprio durante il giorno in cui si inaugura “il nuovo albergo, il più grande, il più moderno, il più elegante – e ancora l’unico – della nuova Asmara”. In una camera dell’albergo viene ritrovato il corpo nudo e penzolante di “Farandola Antonio… professione tipografo”. Le indagini si orientano verso coloro che vantano crediti di gioco e sembrano trovare un immediato, facile epilogo: “Caso chiuso. Il sottotenente Lorenzo Maria Franchini… aveva ucciso il… tipografo di Torino, perché non poteva pagargli i debiti di gioco, poi ne aveva inscenato il suicidio”.
Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis Sepulveda (qlibri)
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La ricerca della verità
Sempre in “Un’idea di felicità” Luis Sepulveda rivela l’antefatto della sua terza favola: “… uno dei miei nipoti, Daniel… aveva una lumaca in mano e la guardava attentamente.”
“Nonno, perché è così lenta?”
“Guarda, Daniel. È una domanda difficile ma ti rispondo. Non adesso, lasciami un po’ di tempo…”
“Allora ho deciso di rispondere alla domanda di mio nipote sotto forma di storia… mentre scoprivo qualcosa di sorprendente: la lentezza. Ho scoperto che la lentezza… è la possibilità di recuperare un ritmo personale di movimento, un ritmo personale di sviluppo.”
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