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Le recensioni di Bruno Elpis

La favola di Eros e Psiche di Apuleio (qlibri)

Una gocciolina di olio bollente 

La favola di Eros e Psiche” occupa tre degli undici libri delle Metamorfosi di Apuleio e, negli strati narrativi dell’opera, possiede una propria autonomia. Il mito si presta ottimamente a diverse letture e consente a lettori intemperanti o fantasiosi di sbizzarrirsi e avventurarsi in interpretazioni più o meno libere, più o meno fedeli al contesto storico... 

La bellezza che esprimono i due amanti è una rappresentazione plastica del maschile e del femminile. E delle diverse connotazioni che il sentimento assume in polarità opposte. 

In modalità psicanalitica, il buio al quale Psiche viene costretta è l’inconscio, Eros la pulsione, la visione di Eros è la causa del malessere psichico, le prove alle quali viene sottoposta Psiche sono il percorso terapeutico che porta alla coscienza. 

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Nel paese delle donne di Gioconda Belli (qlibri)

La città delle donne

Gioconda Belli è poetessa, giornalista e scrittrice nicaraguense che ha partecipato in modo attivo alla rivoluzione sandinista. In questo romanzo realizza la sua utopia, immaginando uno stato interamente nelle mani delle donne: presidente, governo, esercito, polizia … tutte donne.

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Il nero e l’argento di Paolo Giordano (Malgradopoi)

uccello del paradiso

Il nero e l’argento”, l’ultimo romanzo di Paolo Giordano, ripropone il tema de “La solitudine dei numeri primi” da un’altra angolatura: la famiglia è un’entità in precario equilibrio, basta un evento a sparigliarne la quiete e a minare rapporti che sembravano consolidati.

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“Il nero e l’argento” di Paolo Giordano (qlibri)

coverNella sua terza opera, “Il nero e l’argento”, Paolo Giordano ritorna sul tema de “La solitudine dei numeri primi” affrontando il dramma dell’isolamento, delle incompatibilità e dell’inadeguatezza alle quali l’uomo sembra condannato. E compie questa operazione da un’altra prospettiva: non più quella individuale, bensì quella familiare (“Una famiglia alle prime armi è talvolta anche questo:una nebulosa contratta di egocentrismo a rischio di implodere”).
Il nucleo radiografato è composto dal narratore (un ricercatore universitario), dalla moglie Nora e dal figlio Emanuele, ai quali si aggiunge la Signora A.: “Babette, la donna che conosciamo e amiamo, la piattaforma su cui tutti si appoggiano e che non è sorretta da nessuno”. Quando costei si ammala (un tumore che non perdona), gli equilibri familiari subiscono una scossa violenta e affiora così la precarietà dei legami. 

Che importanza, ruolo ed essenza di una persona cara talvolta possano dirompere più nell’assenza che in sua presenza è esperienza che personalmente ho sperimentato.

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