Le recensioni di Bruno Elpis
Pochi inutili nascondigli di Giorgio Faletti (qlibri)
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Inutile nascondersi
Sette racconti, come i giorni di una settimana, per tastare l’abilità di Faletti nella narrativa breve.
1. Una gomma e una matita. Il commissario Valente indaga su un caso inverosimile: un assassino compie una mattanza senza lasciare indizio alcuno. I corpi delle vittime vengano cancellati, come fa la gomma con un segno di matita sulla pagina. Pare che la storia non sia granché originale, perché riprende l’idea di Duma Key di Stephen King. Un apologo sull’irrazionalità del male e dell’inconscio? L’orrore di fronte all’utilizzo perverso della fantasia?
2. L'ultimo venerdì della signora Kliemann. Sull’isola d’Elba, quattro amici al bar – come nella canzone di Gino Paoli – spettegolano alla stregua di comari al mercato.
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L’enigma del solitario di Jostein Gaarder (qlibri)
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Jostein Gaarder, l’autore de “Il mondo di Sofia”, in questo romanzo affronta senza esitazioni “L'enigma del solitario” e lo fa con il sistema a lui più congeniale: quello della filosofia romanzata.
Il metodo è, ancora una volta, quello della metanarrazione: la storia dentro alla storia. Con un simbolismo talvolta esplicito, talaltra più aggrovigliato ed ermetico.
Hans Thomas è un dodicenne alla ricerca di … tutto! E’ alla ricerca della propria identità, della propria storia, dei propri genitori. Sebbene infatti compia un viaggio per rintracciare la madre Anita (che, letta al contrario e non a caso, è Atina!) in compagnia del padre (il pater, così lo chiama sempre), anche il genitore presente e compagno di viaggio è un’entità tutta da conoscere nel percorso verso la coscienza esistenziale e storica.
La madre è un’idea che sovrasta e si materializza soltanto alla fine. Anita, otto anni prima, ha abbandonato la famiglia per cercare se stessa – anche lei! Tutti alla ricerca! – ed è finita ad Atene: la città simbolo della cultura e della filosofia occidentale ("La differenza tra Socrate e tutti gli altri era che questi ultimi, pur non sapendo più di Socrate, erano soddisfatti di quel poco che sapevano. E chi si accontenta di ciò che sa non potrà mai essere un filosofo.")
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Sofia si veste sempre di nero di Paolo Cognetti
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Evviva i colori, Sofia!
La storia di Sofia, che si veste sempre di nero, viene raccontata in dieci capitoli-racconti, nel corso dei quali cambia anche il registro narrativo (si passa dalla forma impersonale, al tu narrativo, salvo scoprire nell’ultimo capitolo l’identità di Pietro, il narratore).
Sofia nasce in modo piuttosto traumatico, “minuscola e cianotica insieme a un bel po’ di sangue” (Prima luce).
Vive la fanciullezza nella paura che i genitori – Roberto e Rossana - si separino, alleggerita solo in parte dal rapporto con il coetaneo Oscar (Una storia di pirati): “Potranno guardare la loro isoletta senza pensare a questa prima estate, l’età dell’oro della pirateria”. Divorzio, rapimento e tumore sono tre parole incubo nell’infanzia di Sofia.
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Adolf Hitler, il dittatore di Antonella Di Martino (qlibri)
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Antonella Di Martino ha un passato di pittrice, ha scritto opere per adulti e per ragazzi, è esperta di nuove tecnologie didattiche e narrative.
Il saggio divulgativo “Adolf Hitler, il dittatore” si colloca nell’ambito di una collana di e-book dedicati a “I Signori della Guerra”.
Dopo personaggi come “Attila, il flagello di Dio”, “Geronimo, la furia rossa” e “Rommel, la volpe del deserto”, ad Antonella è attribuito il difficile compito di affrontare una delle figure più terribili della storia dell’umanità: il dittatore che si è macchiato di orrori quali la persecuzione degli ebrei e delle minoranze, l’uomo che con la sua politica estera aggressiva e violenta ha scatenato il secondo conflitto mondiale.
Articolata in dieci capitoli (introduzione e note comprese) e in paragrafi, l’opera ha il pregio di condensare in una cinquantina di pagine – con l’obiettività di una narrazione cronachistica - efferatezze e follia ideologica di un individuo che ha saputo canalizzare in modo perverso i peggiori istinti di un’intera nazione.
Per brevità espositiva, sintetizzo il saggio storico in tre sezioni.
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