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Le recensioni di Bruno Elpis

Doctor Sleep di Stephen King (Milano Nera)

shining

Affrontare il remake di un grande successo è impresa sempre ardua, in ogni caso minata da un sospetto strutturale: se un’opera prima gode infatti del vantaggio di essere nata spontaneamente (e da questa circostanza l’opera trae autenticità e vitalità), un sequel generalmente viene concepito a tavolino e, come tale, rischia di essere una forzatura.
A questo effetto non sfugge, a parer mio, neppure “Doctor Sleep”, il romanzo con il quale Stephen King si assume l’improbo onere di dare un seguito a Shining, il best seller il cui successo è stato amplificato dall’efficace trasposizione cinematografica di Kubrick e dall’interpretazione spiritata di Jack Nicholson. 

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Un soffio d’eternità di Patricia Darré (qlibri)

coverChe spirito! 

Sono stato catturato dal sottotitolo di quest’opera: “Il libro best seller in Francia che propone una nuova visione dell’Aldilà”.
Dei francesi ho una concezione stereotipata. E mi sono detto: “Se ha catturato una popolazione così snob…”
Il sottotitolo ha esercitato un “effetto civetta” e mi ha introdotto a uno dei libri più divertenti e istruttivi che io abbia letto nel mio recente passato. Però vi devo avvisare: sicuramente l’autrice non vuole suscitare ilarità… Ma tant’è, un libro colpisce nel segno se non lascia indifferenti. O se è umoristico, anche involontariamente. 

Per amor di brevità (che non sono riuscito a ottenere) vi grazierò le circostanze in cui “la nostra” si rende conto di essere dotata di facoltà medianiche (basti un cenno: “Dopo quel sogno ricorrente…. fui svegliata… dalla voce che mi aveva parlato…”), per concentrarmi sugli aspetti istruttivi del libro, che vanno Aldilà (la maiuscola e l’unione delle preposizioni è  d’obbligo, visto il tema trattato) di certe similitudini (“Il medium funziona in un certo senso come l’antenna di una radio”) se non proprio efficaci e originali, sicuramente al passo con i tempi (“…in termini di frequenze vibrazionali, le comunicazioni con i defunti funzionano… come le reti radiomobili dei nostri telefoni cellulari”).
Il libro, dicevo, ha arricchito il mio vocabolario con nuove accezioni e farò qualche esempio.

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Ma come tu resisti, vita di Mariapia Veladiano (qlibri)

coverPer riflettere, su parole e contenuti 

In “Ma come tu resisti, vita”, Mariapia Veladiano raccoglie componimenti brevi (una pagina ciascuno), raggruppati in tre sezioni: sentimenti – azioni – parole. 

Così tra i “sentimenti” ritroviamo la gioia (“Gioia è scoprirsi parte della creazione. Creatori anche noi”), il rimpianto (“Di non aver detto”), il desiderio (“C’è un età in cui il desiderio è moltitudine”). E molti altri. 

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Buio di Maurizio De Giovanni (qlibri)

coverCon l’amaro in bocca 

Tornano i “bastardi di Pizzofalcone”. In “Buio” la squadra capitanata dal commissario Palma è questa volta impegnata in un doppio caso: il rapimento del bambino Dodo (“Adesso abbiamo la certezza che si tratta di un rapimento, con ogni probabilità a scopo di estorsione, e dobbiamo aspettarci un’altra chiamata con una richiesta di riscatto”) e uno strano furto nell’appartamento di uno strozzino (“E’ cosa insolita che i ladri non portino via niente se non il contenuto della cassaforte”).  A questi misfatti, si aggiunge la personale lotta che il vice Pisanelli ingaggia contro il “killer dei depressi”. 

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