Le recensioni di Bruno Elpis
Confessioni di una maschera di Yukio Mishima (qlibri)
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“Confessioni di una maschera” è opera pervasa da disperata solitudine e ripercorre l’affiorare e l’affermarsi di una tendenza sessuale vissuta in modo colpevole rispetto alle convenzioni. Yukio Mishima scatta una spietata radiografia, analizza le manifestazioni di un modo di essere e ne scompone la reazione istintiva: la negazione, il camuffamento. Il narratore è Kochan: testo autobiografico? Probabilmente sì…
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La quinta stagione è l’inferno di Salvatore Niffoi (qlibri)
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Le confessioni di un malandrino
Dopo Angelo Branduardi, menestrello della canzone italiana, ci pensa Salvatore Niffoi – autore pluripremiato, già Premio Campiello nel 2006 con “La vedova scalza” – a narrare le malefatte di un bandito: Bantine Bagolaris, oriundo della bella e selvaggia Barbagia. Ma il romanzo di Niffoi – a differenza dell’opera del cantautore da me ricordata per mera assonanza di titolo – è tutt’altro che lirico.
Dopo una vita di malefatte e latitanza, Bantine il bandito torna ferito a casa propria e, sotto l’incalzare della morte, racconta la propria vita al figlio ventenne, con il quale non ha mai vissuto (“Il giorno in cui sei venuto al mondo ho fatto appena in tempo a guardarti negli occhi, per capire se erano dello stesso colore dei miei”) perché ricercato fin dal giorno della nascita (“Abbiamo un mandato di cattura per Bantine Bagolaris”).
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Un bel sogno d'amore di Andrea Vitali
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Quel ramo del lago di Como...
Le radici di “Un bel sogno d’amore” affondano nel febbraio 1973, quando l’attesa per la proiezione di “Ultimo tango a Parigi” al cinematografo bellanese di Idolo Geppi è ormai spasmodica. Le voci sulle scene piccanti si diffondono e così Adelaide impone al fidanzato Alfredo di accompagnarla a vedere le acrobazie erotiche di Marlon Brando con un ricatto: se non mi accompagnerai tu, amore mio, lo chiederò a Ernesto Tagliaferri, detto “il Taglia”, giovanotto dal comportamento guascone (“Il Taglia, per carattere ganassa, infuocato dal vino…”) e moralmente poco cristallino (nel corso del romanzo intasca in modo truffaldino i soldi di una lotteria, contrabbanda bionde, s’impelaga in un giro di banconote false, s’invischia in un furto di orologi e trasborda refurtiva sulle acque del lago). Di Ernesto, Adelaide diviene complice (“Visto che ormai sapeva cosa c’era nella borsa, avrebbe voluto trovare il coraggio per dirgli di smettere di usarla per quelle consegne”) e così compromette il suo futuro lavorativo...
Q’anto ti amo di Damster (qlibri)
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“Q’anto ti amo” è una raccolta di ventiquattro racconti che hanno il filo conduttore in un’idea di fondo: raccontare la storia italiana degli ultimi cinquant'anni attraverso storie d'amore.
Ogni racconto proposto è infatti ambientato in uno di questi momenti storici: il dopoguerra (1945-1958) - il boom economico (1959-1966) - la stagione delle rivoluzioni culturali (1966 - 1974) - gli anni di piombo (1975-1980) - gli anni rampanti (anni 80/90) - la rivoluzione dei media (anni 2000/2010) - gli anni della disillusione (cioè periodo attuale).