Le recensioni di Bruno Elpis
Io sono la neve di Elizabeth Laban (i-libri)
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“Io sono la neve” di Elizabeth Laban si svolge alla Irving School, ove approda Tim Macbeth, un ragazzo albino che frequenterà il college per un semestre. Sulla scuola sembra incombere una maledizione (“La leggenda vuole che la ragazza abbia lanciato una maledizione sulla scuola, che ogni anno uno studente di quarta debba lasciare la scuola per un motivo imprevisto”).
Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle di Charles Bukowski (qlibri)
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Vita spericolata
“Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle” è l’intervista a Charles Bukowski, che Fernanda Pivano ha realizzato nella più celebre tra le località ove risiedono i protagonisti dello star system: Malibù. Lì la giornalista italiana incontra il sessantenne scrittore, che della precarietà e della sregolatezza ha fatto professione esistenziale per molti anni. E lo ritrova ben accasato, quasi intento a scusarsi della villa con giardino sull’oceano, che dichiara di aver comprato per motivi fiscali.
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La sindone del diavolo di Giulio Leoni (MilanoNera)
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“La sindone del diavolo” è dicitura che in sé ha qualcosa di blasfemo: e Giulio Leoni consegna direttamente nelle mani del sommo poeta Dante Alighieri l’ingrato compito di ricondurre l’ossimoro del titolo a umana razionalità e di visualizzarne la forma (“un drappo con le fattezze dell’essere… L’insieme delle tracce creava un effetto ottico singolare, una sorta di disegno… un effetto che il suo amico Giotto aveva cercato inutilmente di raggiungere nella sua opera, la resa della terza dimensione su di una pittura piana”).
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Voglio vivere una volta sola di Francesco Carofiglio (i-libri)
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In “Voglio vivere una volta sola” Francesco Carofiglio sviluppa un’idea interessante, che ha per protagonista… l’idea stessa! Perché Violette esiste, ma non è nata.
Violette è infatti la figlia che mamma Emma (“Mise una mano sulla pancia… Sarai la mia bambina”) e papà Leonard avrebbero voluto, la sorella che Jean e Augustin (“La sua prima parola è stata Viola. Sua sorella”) talvolta hanno desiderato, la padroncina alla quale il cane Javert si sarebbe affezionato…
La vita della famiglia italo-francese viene radiografata dall’insolito punto di vista della “ragazza mai nata” nelle diverse tappe abitative - a Roma, a Parigi, infine a Plouzané in Bretagna - e attraverso le vicende personali e sentimentali dei singoli componenti, che Viole affianca, assistendo anche il lettore nella scoperta di situazioni talvolta sorprendenti (“Ma non sempre succede quello che ci aspettiamo che accada”).
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