Le recensioni di Bruno Elpis
Mi sa che fuori è primavera di Concita De Gregorio (i-libri)
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Concita De Gregorio propone in “Mi sa che fuori è primavera” una delle peggiori pagine della recente cronaca nera: il caso di Livia e Alessia, figliolette di Irina Lucidi e Mathias, rapite dal padre – morto suicida – e mai più ritrovate.
Il caso viene presentato cercando di rintracciare nell’ambiente familiare le cause della follia di un uomo dal profilo apparentemente “normale”, ma minato da un eccesso di rigidità personale (“Personalità psicorigida”) e familiare (“Le loro relazioni erano scandite da fatti, non da emozioni”).
I paragrafi in cui Irina scolpisce la propria disperazione nelle lettere che scrive ai familiari, al giudice italiano, alla maestra delle bambine si alternano all’indagine psico-sociale, nella quale si cercano disperatamente risposte che forse non esistono.
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Io, Partenope di Sebastiano Vassalli (i-libri.com)
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Sebastiano Vassalli fornisce nella postfazione di “Io, Partenope” (“Partenope… era una dea del mare venuta a morire sotto al Vesuvio”), ultima atto della sua scrittura, l’esegesi per la collocazione dell’opera nella sua produzione letteraria e nella sua poetica.
La biografia romanzata di Giulia Di Marco consente di presentare la dimensione religiosa di un secolo, il 1600, caratterizzato dall’ingerenza dispotica e repressiva del papato (“I papi… vogliono ridurre il rapporto degli uomini con Dio a un sistema governato da loro, e vogliono distruggere la spontaneità della fede”), completamente impegnato nei giochi di potere maschilisti (“Si sarebbe potuto impedire che si formasse, nella Chiesa, una via femminile al rapporto con Dio. La religione di Eva”), volti a mortificare le istanze mistiche e di rinnovamento, dei quali la suora si rende interprete, andando incontro alle violenze dell’Inquisizione.
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L’ospite inquietante di Umberto Galimberti (qlibri)
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Inquietante ma pur sempre ospite…
Chi (cosa) è L’ospite inquietante di Umberto Galimberti?
È il nichilismo, una terribile realtà, già denunciata dalla filosofia di Nietzsche (“Qui si esprime il fondamentale dato di fatto dell’umano volere, il suo horror vacui. Quel volere ha bisogno di una meta. E preferisce volere il nulla, piuttosto che non volere” - F. Nietzsche, Genealogia della morale), che oggi alberga in pianta stabile negli adolescenti e nei giovani dei giorni nostri.
Sarebbe forse più facile contrastarla se si trattasse di un problema psicologico: ma purtroppo il nichilismo patisce una circostanza aggravante, perché è una condizione culturale, quindi non individuale, bensì strutturale.
L’opera si snoda nell’analisi delle cause, delle modalità e degli effetti di questo pericolo immanente nell’odierna civiltà con interessanti spunti sul desiderio (“Il desiderio rimanda alle stelle: de-sidera”), la forza d’animo (“Oggi la si chiama resilienza, una volta la si chiamava forza d’animo, Platone la nominava thymoeidés e indicava la sua sede nel cuore”) contrapposta all’indifferenza, le sostanze psicotrope e i santuari delle inquietudini giovanili, il potere simbolico della techno-danza. Scattando efficaci fotografie ai fenomeni del gregarismo contemporaneo: la generazione q dal basso quoziente intellettivo ed emotivo, il silenzio degli squatter, i ragazzi dello stadio e la violenza nichilista…
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La voce verticale di Walter Siti (qlibri)
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- Scritto da Bruno Elpis
La verità è concreta?
Walter Siti emette “La voce verticale” della poesia e la registra in un’opera che propone cinquantadue e più poesie: una per ogni settimana dell’anno...
Ogni testo poetico è accompagnato dal commento critico nel quale Walter Siti propone la propria interpretazione analizzando stile e metrica, biografia dell’autore (Brecht - Primavera 1938: “Isola… danese di Fünen, dove - nel paesino di Svendborg - Brecht trascorse i primi cinque anni d’esilio dopo essere fuggito dalla Germania nazista… In quella stessa primavera Hitler visiterà Firenze e Montale ne sarà così colpito da scrivere La primavera hitleriana”; “Nella sua casa di Svendborg aveva inciso sul muro… la verità è concreta”), contenuti poetici.
La selezione attraversa la storia e la geografia: dagli antichi ai contemporanei, abbracciando molte lingue e nazionalità.