Le recensioni di Bruno Elpis
Paradiso Perduto di Henry Miller (qlibri)
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La riedizione del Tartuffo
UNA STORIA CHE E’ UN INCUBO
Henri Miller conosce Conrad Moricand a Parigi. Gli viene presentato (e rifilato) dall’amica scrittrice Anais Nin.
“Moricand non era solo un astrologo e uno studioso versato nelle filosofie ermetiche, ma un occultista”.
“Internamente era un essere tormentato, un uomo nervoso, capriccioso e ostinato”.
“Ciò che avevamo in comune erano i dati fondamentali del Capricorno.”
La nascita della tragedia dallo spirito della musica di Friedrich Nietzsche (qlibri)
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Il mio criterio estetico
Commentare un romanzo implica – a livello più o meno consapevole – l’assunzione di un criterio estetico.
Perché diciamo che un’opera (letteraria nel nostro caso) ci piace?
A questa domanda possiamo rispondere in modo emotivo e sentimentale: un testo ci cattura quando a esso aderiamo intimamente, quando ci sentiamo coinvolti, quando ci identifichiamo. Un testo crea in noi il senso dell’appartenenza quando in esso vediamo riflesso il nostro gusto contenutistico e stilistico e questa coincidenza ci appaga in un processo di soddisfazione per molti versi assimilabile al piacere che sperimentiamo nel soddisfacimento di qualsiasi altro bisogno vitale.
Sul piano razionale, possiamo raggiungere un livello di consapevolezza più elevato se in un’opera riscontriamo il nostro senso estetico.
Questa convinzione ragionata la possiamo conquistare anche grazie al testo di un filosofo: in questo caso un pensatore tanto difficile da essere stato spesso travisato.
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Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne (qlibri)
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Il fascino discreto della fantascienza vintage
Premetto che non sono un appassionato di fantascienza.
Anzi, i romanzi Sci-Fi, con tutti loro tecnicismi a volte spericolati e roboanti, generalmente non incontrano il mio gusto.
Ma un’eccezione la devo fare: Jules Verne, il Nautilus, il capitano Nemo… Cercherò di spiegare perché per loro devo fare un’importante eccezione.
LA VICENDA
Un mostro viene avvistato in mare aperto: è “una cosa enorme, di forma affusolata, talvolta fosforescente, più grande e più veloce di qualsiasi balena”.
Il potere costituito e l’ansia di dominio dell’uomo civilizzato entrano subito in azione. Ingaggiando un uomo di scienza: “Quell’anno io, professor Pierre Aronnax, mi trovavo negli Stati Uniti allo scopo di raccogliere materiale per il Museo di Storia Naturale di Parigi”.
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Tre saggi sulla teoria sessuale di Sigmund Freud (qlibri)
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Il simbolismo di Freud
In quest’opera di Freud vengono analizzate patologie e perversioni (Primo saggio: le aberrazioni sessuali), viene elaborata una rivoluzionaria teoria sulla sessualità infantile (Secondo saggio: sessualità infantile), viene proposta una tesi di psicologia evolutiva (Terzo saggio: le trasformazioni della pubertà) sulla base della teoria psicanalitica che individua nell’inconscio un serbatoio vitale di pulsioni e nella “libido” la forza inesauribile che alimenta la vita psichica e fonda l’agire umano (la libido è rappresentata come un torrente in piena: “Altre malattie di questo genere si possono manifestare più tardi, quando la libido non riesce ad ottenere soddisfazione attraverso i canali normali. In entrambi i casi la libido si comporta come un torrente il cui letto principale sia rimasto ostruito. Occupa allora i canali collaterali che possano essere rimasti vuoti”).
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