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Le recensioni di Bruno Elpis

Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller (qlibri)

coverIl porto dell’ossessione

Eddie Carbone è un portuale newyorchese di origini italiane. Abita a Brooklyn con la moglie Beatrice e la nipote diciottenne Catherine, figlia della sorella della moglie. Per Catherine l’uomo nutre un amore ossessivo, che si manifesterà in tutta la sua morbosità nell’occasione in cui a casa di Eddie verranno ospitati due cugini immigrati clandestini: Marco, padre di tre figli, e il giovane Rodolfo. Quest’ultimo, biondo (“Com’è che lui è così scuro e tu così chiaro, Rodolfo?” “Nu usaccio! Dicono che mille anni fa i danesi sono venuti giù in Secelia!”), allegro ed estroverso, simpatizza subito con Catherine, con la quale allaccia una relazione con relativa promessa di matrimonio.
Eddie le prova tutte per contrastare la relazione: insinua nella nipote il dubbio che Rodolfo stia cercando di farsi sposare per ottenere la cittadinanza americana (“Lo sai che se ti sposa ha diritto a diventare cittadino americano”; “Dacché c’è l’America, dacché c’è l’Ufficio Immigrazione, non fanno altro! Pigliano una ragazza che non sa niente e la…”), accusa il giovane di mancare di rispetto alla ragazza (“Al tuo paese non ti porteresti fuori una ragazza giorno e notte senza chiedere il permesso”), ipotizza addirittura che Rodolfo “non sia regolare” perché canta, diverte gli altri, ha interessi vanesi come l’abbigliamento e i dischi…

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Apologia di Socrate di Platone (qlibri)

Ricordi, la nascita di un amore 

Sabaudia

Avevo sedici anni, tanti sogni e ideali per la testa, sentimenti vivi che si agitavano nel cuore. Frequentavo la prima liceo classico. Durante le vacanze di Natale ci fu assegnata la lettura dell’apologia di Socrate, scritta da Platone.
Lessi l’opera in un pomeriggio. Nevicava. In un’atmosfera liliale ebbi il mio primo contatto diretto con la filosofia, quello con la “storia della filosofia” era avvenuto nei tre mesi antecedenti.

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Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza di Dacia Maraini (Malgradopoi)

Dacia MarainiChiara d’Assisi, un altro volto de “L’amore rubato”?

Dopo la raccolta di racconti intitolata “L’amore rubato”, Dacia Maraini propone l’immagine di una donna molto amata, capace di coinvolgere ed emozionare, nella quale la cultura popolare e le odierne istanze pauperistiche ripongono grande speranza di rinnovamento: “Chiara di Assisi”.
La grande scrittrice, che riveste un ruolo di protagonista nella letteratura italiana al punto di rappresentare un’icona, propone – come sempre – una lettura originale e nuova, non soltanto della spiritualità e del carisma di una donna che ha costituito esempio e stimolo, ma anche del suo ruolo culturale. 

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Estasi culinarie di Barbery Muriel (qlibri)

coverStessa strada, stessa porta 

Stessa strada, stessa porta” è un verso di “Fiori rosa, fiori di pesco”, canzone della premiata ditta Mogol Battisti.
Stessa strada, stessa porta” ben si addice a “Estasi culinarie”, romanzo che l’autrice de “L’eleganza del riccio” ambienta nel medesimo palazzo di Rue de Grenelle che custodisce le gesta della portinaia Renée.
Con un’avvertenza: “Estasi culinarie” è l’antecedente e quindi “stessa strada, stessa porta” si riferisce più al riccio che a “Une gourmandise”.
In questo primo capitolo della saga siamo al quarto piano del palazzo signorile e qui troviamo  il sessantottenne Monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo,  che è… in punto di morte. E, come dice un altro detto (questa volta non mutuato da una canzone di Battisti), ognuno in punto di morte rivede la propria vita.

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