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Le recensioni di Bruno Elpis

Conversazione su Tiresia di Andrea Camilleri (i-libri)

coverIn Conversazione su Tiresia Andrea Camilleri ripercorre il mito secondo il quale Tiresia alternava identità sessuale (“Con una violenta bastonata uccisi una delle due serpi. Era la femmina, E in quell’attimo stesso venni mutato in donna”)  oscillando tra un sesso e l’altro (“Ammazzai il primo serpente che mi venne sotto tiro e di colpo tornai uomo”). 

La sua cecità viene ricondotta a una lite tra dei (“Zeus e Era… Litigavano per stabilire chi nell’atto sessuale provasse più piacere, l’uomo o la donna”), durante la quale Tiresia venne interpellato come giudice (“Risposi che esistono dieci gradi di piacere durante l’atto sessuale , che la donna ne gode per nove e l’uomo solo per uno”). Il suo responso non venne accettato (“Era si infuriò”), ma alla medesima circostanza vengono ricondotte le abilità divinatorie (“Zeus… mi disse che poteva al massimo risarcirmi… dandomi il dono della preveggenza e facendomi vivere sette esistenze non continuative. Così mi ritrovai cieco, indovino e in grado di vivere un tempo praticamente infinito”). 

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Km 123 di Andrea Camilleri (i-libri)

coverIl Km 123 di Andrea Camilleri si trova sull’Aurelia ed è un luogo infausto: lì avviene un pauroso incidente che colpisce un imprenditore edile (“Ieri, poco dopo la mezzanotte, una Panda con alla guida il ben noto imprenditore edile Giulio Davoli, mentre percorreva la via Aurelia verso Roma, all’altezza del chilometro 123 veniva speronata da un’altra auto che sopravveniva a forte velocità”), lì parimenti rimarrà coinvolta Ester, la di lui amante, che tanta pena si era data dopo aver appreso che Giulio ha rischiato di morire (“Credo di essere riuscita a mettermi in contatto con Giulio… per mezzo di un infermiere…”) in una dinamica che gli inquirenti riconducono a un tentato omicidio (“Mi sta dicendo che lo speronamento è volontario?”). 

Qual è il movente? Forse un indizio è la vicinanza del cantiere edile irregolare (“Una denunzia anonima nella quale si segnalava come nel cantiere di via Aurelia esistessero gravissime irregolarità”). 

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Mantieni il bacio di Massimo Recalcati (i-libri)

coverIn Mantieni il bacioMassimo Recalcati ripropone le lezioni brevi sull’amore, tratte dal programma televisivo Lessico amoroso e intitolate: La promessa, Il desiderio, I figli, Tradimento e perdono, La violenza, Separazioni, L’amore che dura. 

Riprendendo Roland Barthes, più volte citato nell’opera, Recalcati tenta di rispondere al quesito “Ma perché durare sarebbe meglio di bruciare?” 

La risposta non è semplice (“L’amore vuole durare, vuole l’eterno, vuole il per sempre. Questa è la promessa degli amanti”), tanto più se si esaminano le declinazioni dell’amore tra desiderio sessuale, eros e feticismo (“Se il corpo diviene un libro… non c’è sopraffazione, non c’è predazione… La lettura del libro è il contrario di un’appropriazione rapace, di una frammentazione del corpo”). 

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La vita segreta degli scrittori di Guillaume Musso (i-libri)

coverGuillaume Musso svela quale sia La vita segreta degli scrittori in questo suo ultimo romanzo, che combina gli elementi del thriller (“Un’isola del Mediterraneo paralizzata da un blocco navale, il cadavere congelato di una giovane donna, un celebre scrittore recluso in casa da circa vent’anni”) e riflessioni su natura (“Il mestiere dello scrittore fa apparire quello del fantino un’attività stabile – John Steinbeck”), funzione (“Si coltiva l’illusione di essere un demiurgo e di poter raddrizzare in qualche modo la realtà”) e valore dell’arte della scrittura. 

Il giovane Raphaël approda sull’isola di Beaumont con un lavoro precario (“La Rose Écarlate, la piccola libreria dell’isola, cercava un impiegato”) e un sogno nel cassetto: quello di ottenere un parere critico sul suo romanzo (“La timidezza delle cime… era stato rifiutato da una decina di case editrici”) da Nathan Fawles (“E qualcosa mi diceva che, se fossi stato capace di penetrare il mistero di Nathan Fawles, sarei anche riuscito a realizzare il mio sogno di pubblicare un libro”), celebre scrittore che vive isolato (“Si chiama effetto Streisand: più si cerca di nascondere qualcosa, più si attira la curiosità su ciò che si vuole dissimulare”) nella villa a strapiombo sulla falesia e misantropo (“Le consiglio vivamente di rinunciare all’idea: è il miglior modo per non prendersi una fucilata”) che custodisce il segreto dell’interruzione della creatività (“Perché Nathan Fawles, a soli trentacinque anni e al vertice del successo, ha scelto di autoesiliarsi dal mondo?”) contro ogni intrusione di ammiratori (“Come sosteneva Margaret Atwood, penso che voler incontrare uno scrittore perché si ama un suo libro sia come voler incontrare un’oca perché si ama il foie gras”) e curiosi. 

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