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Le recensioni di Bruno Elpis

L’estranea di Patrick McGrath (qlibri)

coverTutto è in vendita, me l’ha detto il babbo 

La storia del matrimonio tra Constance, L’estranea di Patrick McGrath, e Sidney è la confluenza di due opposti bisogni: da un lato (Constance) il desiderio di avere un padre da amare e mitizzare, protettivo, rassicurante; dall’altro lato (Sidney) la voglia di riscattare una duplice esperienza coniugale fallimentare, di assegnare una madre al proprio figlioletto, di salvare dal precipizio una personalità fragile e confusa (“Ma non sapeva ancora cos’aveva fatto, o cos’era, cosa rappresentava per lui, se non un’estranea che casualmente viveva sotto il suo stesso tetto: una trovatella”). 

Se le nozze sembrano la foce naturale di queste esigenze convergenti, nella realtà il rapporto tra Constance e Sidney – entrambe voci narranti – si avvita su se stesso tra il senso dell’estraneità (“C’era un’atmosfera di rabbiosa intoccabilità, che mi interessava molto, e che secondo me nascondeva uno spaesamento e una ingenuità intimoriti”), i fantasmi del passato che aleggiano sulla vita di Constance, le furie della vendetta, dell’invidia (“Io dovevo prendere il posto di Iris e Constance avrebbe smesso di esistere”) e della rivincita, i lutti concatenati che affliggono Constance – ma anche Sidney - con sinistra ricorrenza.

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Origin di Dan Brown (qlibri)

coverL’uomo fa progetti, Dio ride 

Qual è l’Origin dell’uomo?
E qual è il destino antropologico?
Possiede le risposte a questi due enigmi cosmogonici, esistenziali e filosofici Dan Brown o meglio il futurologo ateista Edmond Kirsch, protagonista del romanzo insieme al professore Robert Langdom (“Kirsch gli aveva chiesto lumi sui principi fondanti delle varie religioni del mondo, in particolare sulle differenti teorie della Creazione”), questa volta appaiato ad Ambra Vidal, futura regina di Spagna, nell’indagine che porterà a svelare la password dietro la quale vengono custodite le risposte ai due quesiti chiave dell’umanità terrestre (“Quindi l’annuncio vero e proprio è preregistrato? Come l’introduzione?”). 

Da dove veniamo? Panspermia? Abiogenesi? E come mai l’esperimento di Miller-Hurrey ha fallito nel riprodurre in laboratorio la genesi del mondo a partire dal brodo primordiale?

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Chiamami col tuo nome di André Aciman (qlibri)

coverIo ti chiamerò col mio

Chiamami col tuo nome di André Aciman è la fenomenologia del rapporto omoerotico tra Elio, diciassettenne figlio di un professore che nel periodo estivo ospita studenti nella propria villa in riviera ligure, e Oliver, ventiquattrenne americano che fin da subito colpisce le attenzioni dell’adolescente.

La prima parte (intitolata “Se non dopo, quando?”) è dedicata a pensieri, emozioni e scoperte che portano Elio a realizzare di essersi innamoratodi Oliver (“La risposta… mi colpì dritto in faccia come uno di quei pupazzi a molla dal sorrisetto malefico che schizzano fuori dalla scatola appena la apri. «Dopo.»”). 

La seconda parte (“La collina di Monet”) analizza l’esplosione della passione tra riti estivi, passeggiate (“Qui… ci veniva Monet a dipingere”), dialoghi, letture e nuotate. Il sentimento si carica delle tinte forti della gelosia, del feticismo, dell’identità fusionale tra gli innamorati (“Chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio”). 

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Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda (qlibri)

coverUn kit perfetto. Da Ikea dei clandestini 

Il piccolo Enaiatollah lascia l’Afghanistan per sfuggire le persecuzioni alle quali sono sottoposti gli hazara ad opera di talebani e pashtun. Custodisce nel cuore pochi consigli che la mamma gli ha impartito: “Tre cose non devi mai fare nella vita… La prima è usare le droghe…. La seconda è usar e le armi… La terza è rubare.” 

Il romanzo è il racconto che il piccolo riversa sullo scrittore Fabio Geda e narra il lungo, pericoloso viaggio attraverso Pakistan, Iran, Turchia, Grecia, per raggiungere l’Italia con il miraggio di un futuro migliore. 

È una selezione spietata quella che designa la sopravvivenza dei migranti. Il piccolo Enaiat la vince grazie all’intraprendenza, alla determinazione e a qualche piccolo espediente. 

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