Le recensioni di Bruno Elpis
Un grande spettacolo di Patrizia Rinaldi (i-libri)
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Un grande spettacolodi Patrizia Rinaldi – Armando, il ragazzo narratore (“Ero il figlio che deve farcela da solo”), e il fratellino Andrea (“Un medico… usò un termine scientifico per dire la tua scarsa voglia di stare con gli altri”) sono alle prese con la separazione di mamma e papà e con i problemi economici familiari.
Armando vive con intensità inesperta il primo amore per la compagna Antonia (l’amore per sempre); Andrea ha una grande passione, il wrestling, e si destreggia con le registrazioni, alle quali trasmette le sue riflessioni che attingono alle verità dell’infanzia (“Questa registrazione è per il gatto Arcangelo… Sei scappato come mostro padre, io lo sapevo che chiamarti Arcangelo non era una buona idea”).
Proprio per la passione sportiva di Andrea, la famiglia si imbarca nell’avventura che culminerà in Un grande spettacolo finale, durante il quale la redistribuzione dei ruoli – il buono Gabriel Wild Angel, il cattivo Joe Jam e… a quale categoria appartiene la mamma, in arte Anna Green Winning? (“I ruoli di nostra madre avevano preso la china della perfidia”) – si compirà secondo lo schematismo della logica incontaminata che sembra risiedere soltanto nei più giovani (“I piccoli non hanno ancora tutti quei ragionamenti che rovinano i giochi, i grandi perciò sbagliano a non andare appresso ai piccoli”).
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La compagnia dei soli di Patrizia Rinaldi e Marco Paci (i-libri)
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La compagnia dei soli diPatrizia Rinaldi e Marco Paci, premio Andersen 2017 quale “miglior libro a fumetti”, è la storia di ragazzi – Sara, Izio detto lo sgorbio e altri sparuti (“Non sono soldati e non sono nemmeno lava. Sono cinque giovani e un nano”) – che sono sopravvissuti a un doppio ciclo di devastazioni (“Noi siamo i sopravvissuti, gli scampati. Noi siamo scampati ai predatori, ai soldati e ora anche ai topi. Abbiamo una carriera di salvezza!”).
I giovanissimi superstiti si rifugiano in un mondo sotterraneo (“Qua sotto resiste una geografia particolare di stradine, vicoli, piazzette, slarghi, anfratti”), nel ventre del vulcano e al cospetto delle minacce di eruzione, e da lì Sara e Izio (“Sono la difficoltà di camminare con zampe brevi quando avrei la testa per correre su trampoli alati”) partono per salvare Pier Remigio, figlio di un gerarca delle guerre che ha avuto l’ardire di ribellarsi al padre sanguinario.
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Il Decamerone di Giovanni Boccaccio di Aldo Busi (qlibri)
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Una ghirlanda mirabile calata sulla testa
Cosa combina Aldo Busi ne Il Decamerone di Giovanni Boccaccio? Risponde lui nella prefazione: “Ho tradotto il Decamerone di Giovanni Boccaccio, non ho scritto il mio”. Il fine è quello di rendere il Decamerone fruibile a tutti, soprattutto a coloro che storcono il naso dinnanzi all’idea di leggere un libro scritto nel volgare del ‘300.
L’orditura dell’opera è nota: a Firenze infuria la peste, ciascuno si protegge (“Schivare e tenere alla larga gli infetti e le loro cose”) e si difende come può (“L’unica medicina contro un male così radicato era alzare il gomito più che si poteva, godersela a squarciagola in giro dando sfogo a tutte le voglie”). Sette fanciulle (Pampinea, Fiammetta, Filomena, Emilia, Lauretta, Neifile, Elissa) e tre giovani (Panfilo, Dioneo, Filostrato) di buon lignaggio si rifugiano in un’amena villa sui colli fiorentini e lì si trastullano e trascorrono il tempo raccontandosi storie.
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Manuale per ragazze di successo di Paolo Cognetti (qlibri)
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Tutte le vite meritano compassione
Manuale per ragazze di successoè una silloge di racconti di Paolo Cognetti nei quali la donna è narratrice o comunque protagonista dei disagi, delle evoluzioni sociali del rapporto di coppia, dei successi economici o delle difficoltà che la generazione dei cosiddetti millenials deve affrontare.
Così, nel primo racconto (Educazione e cortesia in mare) la giovane narratrice analizza la fine del rapporto con Nicola durante il viaggio che la coppia intraprende verso il sud per partecipare al matrimonio della madre. I rapporti falliscono per il classico dilemma tra uguali e opposti? (“Due persone devono avere almeno una decina di cose importanti in comune, per stare davvero bene insieme… Tutti siamo affascinati dal nostro opposto, ma quella è attrazione erotica, ma… due veri amanti devono essere uguali…”).
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