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Le recensioni di Bruno Elpis

Giallo d'Arte (i-libri)

Dalla I edizione del concorso letterario Giallo d'Arte, promosso dal sito web malgradopoi.it

Spesso, a conclusione di un concorso letterario, chi ha organizzato il concorso produce un’antologia con i racconti selezionati tra i partecipanti.

Questo è quanto accaduto anche con “Giallo d’Arte 2011” di  www.malgradopoi.it: il bando richiedeva racconti ispirati al binomio “mistero” e “arte”, una formula amata dagli scrittori e gradita ai lettori, come testimonia – per citarne uno per tutti - il clamoroso successo editoriale del “Codice da Vinci”.

Ho trovato pertanto interessante leggere l’antologia di “Giallo d’Arte” per verificare come gli autori abbiano “interpretato” questo spunto: scegliendo un artista amato o un’opera e annodando la loro scelta a una trama di mera fantasia. Così qualcuno ha selezionato un dipinto (qualche esempio? “Giuditta e Oloferne”, l’immancabile “Gioconda”, “I girasoli” di Van Gogh …), qualcun altro ha musicato il proprio racconto con un’opera lirica o con una musica di Chopin.

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Storia controversa dell'inarrestabile fortuna del vino Aglianico nel mondo di Gaetano Cappelli

Gaetano CappelliDavvero controversa, questa storia del “Barolo del Sud”.
Ambientata a Ferrandina, sulla collina materana, la vicenda ha per protagonista Riccardo Fusco, uomo in piena crisi d’identità: “dopo un avvio promettente in cui si era illuso di poter diventare un celebre intellettuale, la sua vita non era stata che un’inesorabile disfatta.” Per converso, sua moglie Eleonora “aveva realizzato ogni suo sogno, anzi più di quello che avesse mai sognato, superandolo in tutto …” Eleonora, per la cronaca, dirige il teatro stabile di Potenza e cornifica il marito con giovani attori, tra i quali il “magnetico clone” di George Clooney.

Naturale che un uomo, in queste condizioni, sia in crisi d’identità: alla prima occasione, Riccardo fa comunella con i vecchi compagni di liceo, lo stralunato pittore Giacenere e il ricco Graziantonio Dell’Arco, tra le altre cose produttore di vini. Questi è l’erede di Michelantonio, latifondista che ha infinocchiato i contadini locali vendendo il proprio fondo con annesso giacimento di metano (“l’oro diafano”) un attimo prima dell’esproprio, convertendosi poi alla produzione della gassosa.

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Gli anagrammi di Varsavia di Richard Zimler (Qlibri)

Richard ZimlerUn romanzo che scuote l’animo, perché il protagonista, lo psichiatra Erik Cohen, porta a galla, insieme ai responsabili di alcuni infanticidi, il senso di colpa che l’umanità ha nei confronti di se stessa.
Epoca storica: 1941
Fatti narrati: le persecuzioni tedesche degli ebrei. L’olocausto.
Ambientazione: Varsavia. Nel ghetto di Varsavia.

Eric è uno psichiatra. Suo nipotino Adam viene ritrovato ucciso sul filo spinato che separa il ghetto dall’altra parte della città. Nudo e con la gamba destra amputata sotto al ginocchio. Il delitto viene ricollegato a quello di Anna, quindici anni, ritrovata alle stesse modalità e con una mano amputata. E a quello di un altro bambino, Greg, al quale è stata asportata la pelle sull’anca.
Erik risolverà il mistero di questi delitti orrendi, mantenendo una promessa che ha fatto a se stesso e alla madre di Adam, sua nipote Stefa, suicida dopo l’assassinio del figlioletto.

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Galeotto fu il collier di Andrea Vitali (Qlibri)

Con questa foto meravigliosa introduciamo il divertente romanzo di Andrea Vitali, Galeotto fu il collier

L’ultimo, divertente romanzo di Andrea Vitali comincia lì, al Circolo della Vela, durante una festa.
E’ il 27 luglio del 1930.
Lidio Cerevelli, trentenne in piena tempesta ormonale, conosce un’avvenente e disinibita donna svizzera, Helga, e consuma seduta stante un rapporto che lo lascia pienamente soddisfatto. O meglio: estasiato. Il giovanotto s’incapriccia della straniera, ma presto deve fare i conti con la possessiva madre Lirica, imprenditrice edile, che mette in pratica il proverbio “Moglie e buoi dei paesi tuoi” e concepisce per il figlio un matrimonio esclusivamente “di convenienza”. Per la futura nuora, infatti, la madre richiede requisiti di assoluta sicurezza. E cittadinanza rigorosamente italiana. L’aspetto piacente non rappresenta invece un titolo preferenziale. Con queste premesse, Eufemia, la nipote dell’importante professor Cerretti, fulcro della società bellanese, sembra avere tutte le carte in regola per convolare a giuste nozze con Lidio: compreso il fatto di non essere bella! Ma il giovanotto, in cuor suo, cova la speranza di realizzare il suo sogno d’amore con la straniera che sa esaltare la gioia dei suoi sensi. E il sogno sembra facilmente realizzabile quando in un edificio da ristrutturare Lidio … trova un tesoro! Più di trecento monete d’oro: ducati veneziani antichi, di enorme valore.

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