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Le recensioni di Bruno Elpis

La scimmia pensa, la scimmia fa di Chuck Palahniuk

coverNon mi capita spesso di interrompere la lettura di un libro. Mai l’ho fatto con la convinzione con la quale ho abbandonato “La scimmia pensa, la scimmia fa” di Chuck Palahniuk. Quindi il mio commento si riferisce alla prima metà del libro, che è una raccolta di racconti (sarò banale, ma altre parole non trovo per definire l’opera).
Dopo una promettente premessa metodologica nella quale il “genio” (da me incompreso) di Portland rende ragione della sua professione (“Il solo inconveniente dell’essere scrittori è quello della solitudine”; “La gente ha sete di scoprire nuovi modi per incontrarsi”), incappo ne “Il festival del testicolo”: le danze sono aperte da una festa cowboy nella quale si celebrano sfrenatezza sessuale, foia e delirio di un branco di baccanti in versione far west.
“La carne si produce qui” è un inno alla lotta (il racconto riprende alcuni temi del Fight Club) come forma di incontro-scontro e di espressione. 

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Mi chiamo …di Aldo Nove (qlibri)

MimìAldo Nove compone con “Mi chiamo …” un’opera poetica incentrata sulla figura tragica di una cantante dalla voce unica: Mia Martini.
Più che una biografia romanzata, l’opera di Aldo Nove ripercorre pensieri e sentimenti di un’artista sensibile, distrutta dall’invidia, dalla maldicenza e dalla superstizione.
La narrazione è disseminata anche di richiami alle liriche dell’artista: “La gente è strana. La gente è matta. A volte sparisce.” E di episodi che ripercorrono alcune tappe di una vita troppo breve e minata dalla maledizione: “Se c’è una cosa che fa male è quando dicono che sei troppo brava … è una maledizione”. Oltre che dal malessere: “Non è nulla. Sto bene. E’ soltanto un attacco di panico …” Nonostante la passione per la musica e per i suoi versi: “Le piccole parole del nostro cuore io le ho amate tutte”. 

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Il normanno di Francesca Panzacchi, Ciesse Edizioni, premiato al Concorso “Viareggio Carnevale”

FrancescaCi risiamo.
Francesca Panzacchi torna a far parlare di sé, conquistando un altro riconoscimento letterario.
Ci eravamo occupati di lei quando si è classificata seconda al prestigioso Premio Letterario Nazionale Città di Fucecchio con il romanzo “La casa di Sveva”.
Recentemente, abbiamo segnalato la pubblicazione del séquel intitolato “Andrea contro Sveva
Ora, con piacere, apprendiamo che un altro romanzo di Francesca, “IL NORMANNO”, edito da Ciesse Edizioni nel 2011, ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Concorso Letterario Nazionale “Viareggio Carnevale” e verrà premiato con la Medaglia della Regione Toscana per il romanzo storico.

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Striges di Barbara Baraldi (Malgradopoi)

coverDa Striges di Barbara Baraldi: “Sono una strega. Ho un famiglio. Ho appena avuto la conferma che il ragazzo di cui sono innamorata è un Inquisitore. Direi che ci sono tutti gli ingredienti per una soap adolescenziale”. Questa affermazione contiene elementi per il mio commento.

I personaggi

Sono tutti giovani, studenti e hanno nomi che richiamano le atmosfere care all’autrice. E ai suoi affezionati lettori.
Zoe, la protagonista, ha occhi gialli (come quelli di un gatto. O di una civetta!) e un nome che significa “vita”. Una ragazza non facile. Sta cercando di elaborare il grave lutto che l’ha colpita: “Erano passate un paio di settimane dal giorno in cui mamma se n’era andata, e mi sentivo come se mi avessero sostituito il cuore con una pietra”.
“… Io e papà litigavamo sempre. Eravamo accomunati dallo stesso dolore, ma avevamo due modi inconciliabili di affrontarlo
”.

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