Le recensioni di Bruno Elpis
Il cappello del maresciallo di Marco Ghizzoni (Milano Nera)
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Boscobasso, immaginario paesino nel cremonese “in riva al Po”, è in subbuglio. Il liutaio Antonio Arcari (“il marito puttaniere sepolto nella tomba di un altro”) viene ritrovato morto stecchito alla stazione. Imbarazzanti indizi fanno ritenere che il facoltoso personaggio, emulo dell’arte di Stradivari, stesse consumando un clandestino rapporto prezzolato…
La procace neo-vedova Edwige Dalmasso si preoccupa di organizzare una sepoltura degna del censo del marito e non esita a sfruttare il proprio ascendente sul becchino – il Bigio, dipendente comunale con parentela nell’agenzia funebre Morselli – per scippare il loculo nel quale è seppellito l’ex sindaco Rosario Pitino.
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Inseguendo un’ombra di Andrea Camilleri (qlibri)
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Un umanista camaleontico
A Caltabellotta, Samuel ben Nissim Abul Farag è un ragazzino precoce della giudecca (“Un giorno sarà l’orgoglio, la bandiera di un popolo vilipeso, randagio, calunniato e disprezzato”).
Poliglotta di lingue antiche (“Veru è che accanosci macari ‘u latinu, ‘u grecu e ‘u caldeo?”), assiste i commerci del padre ritraendo guadagni che nasconde in un pozzo (“il sacchetto di cuoio in fondo al pozzo di Cirrinnà”). Dopo un clandestino incontro sessuale con un ragazzino arabo (“dopo il consueto incontro nella grotta, Hakmet…”), reagisce al furto del malloppo accumulato uccidendo il ladro.
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La scelta di Sophie di William Styron (qlibri)
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Medea del XX secolo
Anno 1947: una polacca, un ebreo e un “sudista” s’incontrano in un edificio di Brooklyn e intrecciano le rispettive esperienze di odio razziale. “La scelta di Sophie” è un’opera mastodontica (oltre 600 pagine fitte) nella quale William Styron cerca di amalgamare tragedie esistenziali e storiche, sortendo nel lettore un effetto alterno di ripulsione, interesse e orrore.
Nel mio commento fornirò un riassunto per capitoli, concentrando negli ultimi due uno SPOILER giustificato da:
- La notorietà del finale, alla quale ha sicuramente contribuito il film di Pakula che si fregia dell’Oscar a Maryl Streep;
- La mia inclusione di quest’opera nel “percorso Medea”.
Consiglio pertanto a chi non fosse interessato al riassunto della storia e/o allo spoiler di saltare direttamente alla conclusione.
Uccellini di Anaïs Nin (qlibri)
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- Scritto da Bruno Elpis
“Uccellini” è una raccolta di tredici racconti piuttosto espliciti nei quali Anaïs Nin articola le diverse modalità ed espressioni dell’erotismo letterario in corrispondenti, proteiformi situazioni sessuali.