Le recensioni di Bruno Elpis
La piuma di Giorgio Faletti (qlibri)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
Una piuma è fatta per volare
Giorgio Faletti saluta i suoi lettori con una fiaba leggera come “La piuma” in un libello illustrato da Paolo Fresu.
E segue il circuito aleggiante della piuma (“Forse era la penna remigante di un’aquila albina o forse addirittura una delle penne timoniere di una mitica fenice o forse… era semplicemente frutto di un’illusione”), che vola di tappa in tappa presso uomini che non hanno tempo, pazienza o interesse per le cose che hanno intorno.
“Le notti bianche” di Fëdor M. Dostoevskij (i-libri)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
LE NOTTI BIANCHE
Sono quattro. La prima è quella della conoscenza. La seconda è riservata alla confidenza. La terza è quella dell’attesa. La quarta, l’ultima, è per la rivelazione.
Curioso constatare come oggi la dicitura “notte bianca” sia stata trasformata e adattata dal vorace uomo-consumatore-distruttore contemporaneo: l’espressione poetica oggi designa per lo più uno slogan commerciale…
Per contro, le notti bianche di Dostoevskij sono quelle della poesia: “Era una notte incantevole, una di quelle notti come ci possono forse capitare solo quando siamo giovani …”
Sempre per contro, le notti bianche di Dostoevskij sono quelle della vita: “Perché mai intere notti insonni passano come un solo istante, in un’allegria e felicità inesauribili, e quando l’aurora splende col suo raggio rosa dalla finestra … il nostro sognatore, estenuato, sfinito, si butta sul letto e si addormenta ansioso per l’estasi del suo spirito malato e turbato e con una pena tanto dolcemente estenuante nel cuore?”
Ancora per contro, le notti bianche di Dostoevskij sono quelle da opporre alla realtà: “… dopo le mie fantastiche notti mi capitano ormai momenti di ritorno alla realtà che sono terribili!”
Leggi tutto: “Le notti bianche” di Fëdor M. Dostoevskij (i-libri)
Central Park di Guillaume Musso (qlibri)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
Siamo ammanettati! Inseparabili, inscindibili…
Da “Central Park” Guillaume Musso fa partire l’avventura di Alice, capitano della Crim, e Gabriel (“Sono americano. Mi chiamo Gabriel Keyne e sono un pianista jazz”), due personaggi che si risvegliano ammanettati e “modificati” (“Una scritta nel palmo della mano”) senza ricordare come ciò sia avvenuto (“Il buco nero. Un velo avvolgeva la sua mente”).
Le domande sono tante, la situazione paradossale (“Noi siamo ammanettati! Inseparabili, inscindibili, legati l’uno all’altra per forza di cose!”) risulta subito pericolosa e al tempo stesso produce situazioni assurde e grottesche.
Norwegian Wood di Haruki Murakami (qlibri)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
La difficoltà di aprire il cuore
In “Norwegian Wood”, o “Tokyo blues” che dir si voglia, Haruki Murakami parla a modo suo di ’68, di ambiente studentesco, di musica, di cultura… di vita.