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Le recensioni di Bruno Elpis

Central Park di Guillaume Musso (qlibri)

coverSiamo ammanettati! Inseparabili, inscindibili… 

Da “Central Park Guillaume Musso fa partire l’avventura di Alice, capitano della Crim, e Gabriel (“Sono americano. Mi chiamo Gabriel Keyne e sono un pianista jazz”), due personaggi che si risvegliano ammanettati e “modificati” (“Una scritta nel palmo della mano”) senza ricordare come ciò sia avvenuto (“Il buco nero. Un velo avvolgeva la sua mente”). 

Le domande sono tante, la situazione paradossale (“Noi siamo ammanettati! Inseparabili, inscindibili, legati l’uno all’altra per forza di cose!”) risulta subito pericolosa e al tempo stesso produce situazioni assurde e grottesche. 

 Come spesso avviene nei romanzi di Musso, nell’azionismo vivace dei protagonisti confluiscono inserti romance e inflessioni thriller: in particolare, da ammanettati  prima e da separati poi, i due eroi cercano di risolvere l’enigma del serial killer che strangola donne con le calze di nylon della precedente vittima. 

Musso sa come tenere incollata l’attenzione del lettore e accontenta una vasta platea mixando generi (“L’episodio dell’orologio riportò alla luce un passato doloroso”), con ambientazioni metropolitane (“Parigi, inferno in metastasi”) e parigine (“Davvero? Il 26 di quai des Orfèvres? Come Jules Maigret?”), catturando molte tendenze o pseudo tali (fumare le pipe ad acqua in un shisha bar!?!) sia della lingua parlata sia del costume, collezionando aforismi in ogni incipit di capitolo:
“Nel mezzo di ogni difficoltà si nasconde un’opportunità – Albert Einstein”
“I mostri sono reali, e anche I fantasmi sono reali. Vivono dentro di noi, e a volte vincono… - Stephen King” 

Giudizio finale: internazional-popolare, rocambolesco, un po’ astuto e un po’ déjà vu (in “Quando si ama non scende mai la notte” dello stesso autore, ad esempio). 

Bruno Elpis 

http://www.qlibri.it/recensioni/gialli-narrativa-straniera/discussions/review/id:51462/