Le recensioni di Bruno Elpis
L'anima altrove di Anna Maria Mori (Malgradopoi)
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- Scritto da Bruno Elpis
Anna Maria Mori, nativa di Pola, giornalista già inviata speciale de “la Repubblica”, torna a raccontare il dramma umano dei profughi istriani - impegno che le è valso nel 2009 il Premio internazionale del Giorno del Ricordo, sezione letteratura - con il suo ultimo romanzo, “L’anima altrove”.
L’autrice dei pluripremiati romanzi “Bora” e “Nata in Istria” narra la storia della profuga Irene che, dalla psicanalista, afferma: “È una vita che mi porto addosso un disagio che non so decifrare, un disagio che, invece di diminuire, con il passare degli anni sembra persino aumentare.” Indicando sul lettino dell’analista le cause del malessere: nel deficit di appartenenza (“Fingo di appartenere, ma in realtà non appartengo mai fino in fondo”) e nello sradicamento dalle proprie origini (“Non riesco a mettere le radici, e la sola idea di poterle mettere mi dà angoscia, mi provoca il rifiuto”).
La psicanalista indica un metodo: “Per crescere bene bisogna fare pace con la propria infanzia, tornarci dentro.”
In questo stato, l’esule si aggrappa ai ricordi. E alle cose ...
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Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni (Q-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
Commentare un romanzo che può fregiarsi di un doppio riconoscimento (finalista al premio Salgari e vincitore del Premio Bancarella 2012) è pur sempre una responsabilità. Anche perché il romanzo di Marcello Simoni trabocca di richiami alla storia, alla tradizione, all’arte e … alle scienze occulte.
Quanto all’ambientazione storica, la vicenda si svolge nel 1218, con un antefatto del 1205 narrato nel prologo. Siamo pertanto nel bel mezzo dell’alto medioevo (il periodo che, per convenzione, va dall’anno 1000 alla scoperta dell’America) e quindi i riferimenti sono agli ordini monastici (benedettini e domenicani su tutti), alle eresie (in primis quella dei catari e quella albigese), alle tensioni e alle tresche nell’ambito del potere temporale della Chiesa, alle crociate (la quarta crociata culmina con la caduta di Costantinopoli del 1204, mentre nel 1215 si comincia a concepire la quinta crociata) e ai templari …
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Lullaby di Barbara Baraldi (malgradopoi)
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- Scritto da Bruno Elpis
Dopo aver letto, commentato e discusso con Barbara Baraldi il suo ultimo “Un sogno lungo un’estate”, romanzo per la gioventù, con curiosità mi sono avventurato nell’esplorazione dell’altra faccia dell’autrice: più misteriosa, proprio come quella della luna che non viene mai illuminata dal sole. Constatando che – combinazione delle combinazioni! – Barbara Baraldi ha firmato il suo romanzo d’esordio (”La ragazza dalle ali di serpente”) proprio con lo pseudonimo di Luna (Lanzoni).
Lullaby è una canzone dei Cure. Poi diviene tacita colonna sonora del romanzo, evocazione d’infanzia (“… mi sembra di volare, come quando il grande uomo buono mi sollevava sulle spalle. Quando era ancora vivo e potevo rivolgere a lui tante domande che mi affollavano la testa. Quando il suo sorriso riempiva quei pomeriggi di solitudine”), ritmo che scandisce una disperata e ansiogena ricerca di equilibrio esistenziale tra allusioni di morte. E tra delitti reali.
La voce del destino di Marco Buticchi vince il premio giuria popolare del premio Salgari 2012 (Malgradopoi)
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- Scritto da Bruno Elpis
Marco Buticchi è “maestro dell’avventura” nell’omonima collana di Longanesi. Con “La voce del destino” dimostra di meritarsi a buon diritto questa qualificazione.
Intorno al personaggio di Luce De Bartolo, cantante lirica di fama internazionale, Marco Buticchi costruisce una girandola di vicende attraverso le quali abbraccia diversi decenni della storia recente: l’affermazione e le violenze dei totalitarismi nazifascisti, la seconda guerra mondiale, la sconfitta dell’Asse e la fuga dei nazisti in Sud America e, in particolare, nell’Argentina di Peròn. Sino alla guerra delle Falkland e, in Italia, alle oscure interconnessioni tra Vaticano, Ior e Loggia P2. Sullo sfondo vi sono le gesta sportive di Carnera e Pininfarina, i successi musicali di Caruso e di Gigli. Oltre a quelli di Luce de Bartolo.
L’elemento mitico
E’ rappresentato dalla lancia di Longino, che “trafisse il costato di Cristo agonizzante sulla croce”. Il reperto è valorizzato dalla “convinzione del Führer che la lancia di Longino custodisse davvero poteri soprannaturali”.
http://www.malgradopoi.it/letture-consigliate/la-voce-del-destino-di-marco-buticchi
