Elpi-logo n. 15 – Apocalisse a domicilio di Matteo B. Bianchi
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Cosa faresti se scoprissi che devi morire?
Chi non si è mai posto questa domanda, alzi la mano.
Ritengo che, anche solo per puro esercizio mentale, tutti noi ci facciamo domande del genere. Un po’ come quando immaginiamo di vincere una cifra milionaria e ci chiediamo cosa ne faremmo.
Questi esercizi mentali, spesso, si tramutano in spunti per divagazioni letterarie. Così fa anche Matteo B. Bianchi, che in “Apocalisse a domicilio” affronta la domanda per il tramite del protagonista: un giovane autore televisivo milanese, al quale il fratello riporta la minacciosa profezia di una veggente. Venuto a conoscenza dell’ipotesi che gli rimangano soltanto due mesi di vita, il giovanotto – pur incerto nell’attribuire veridicità alla minaccia - cerca di affrontare l’apocalisse che gli è stata recapitata a domicilio.
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Elpi-logo n. 14 – Mille splendidi soli di Khaled Hosseini
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- Scritto da Bruno Elpis
Quando la poligamia si ribella contro il poligamo
Dopo “Il cacciatore di aquiloni”, Hosseini propone un altro romanzo che consente al lettore occidentale di “infiltrarsi” nella vita e nella cultura di uno dei paesi più tormentati del mondo: l’Afghanistan.
I “mille splendidi soli” brillano su due donne, profondamente diverse ma accomunate dalla circostanza di aver sposato il medesimo, orribile uomo.
La prima donna: è Mariam. Vive con la madre Nana alla “kolba”, vicino a Herat; è figlia illegittima del ricco e potente Jalil, che si vergogna di lei e neppure la riceve in occasione del suo quindicesimo compleanno. Dopo questa triste esperienza, Mariam fa ritorno a casa e scopre che la madre si è impiccata. Costretta a vivere con Jalil, viene data in sposa a Rashid, più anziano di lei, che vive a Kabul.
La seconda donna: è Laila. Istruita, bella e più giovane di Mariam, si innamora di Tariq, amico d’infanzia. Poi la guerra si abbatte su tutto: Tariq abbandona l'Afghanistan, un razzo colpisce la casa di Laila lasciandola orfana. La ragazza viene portata in salvo da Rashid, che la sposa.
Accomunate da un destino di soprusi, le due donne diventano complici e progettano una fuga, che non riesce.
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Elpi-logo n. 13 - Follia di Patrick Mc Grath
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Potere dell’analisi
Quest’opera mi ha catturato perché descrive perfettamente l’evoluzione di un sentimento estremo: nasce con sorpresa, si insinua nei tessuti del corpo e della mente, si radica in una passione che lievita, diviene ossessione, trasgressione, autodistruzione.
Siamo in Inghilterra e corre l’anno 1959. In un tetro manicomio criminale uno psichiatra illustra il climax di un caso clinico, che ha visto Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, innamorarsi di Edgar Stark, un artista detenuto nella clinica a causa di un uxoricidio particolarmente efferato. In un primo tempo, la storia procede attraverso sotterfugi e incontri clandestini.
Stella intuisce il pericolo, ciononostante non esita a distruggere il suo matrimonio e la sua vita familiare. Perché non riesce a contrastare l’esplodere di una passione che innanzitutto è attrazione fisica e sessuale, talmente magnetica da sconfinare nella mania. Talmente potente da far precipitare chi la vive nel baratro della follia, passando attraverso una serie di disavventure e disgrazie.
Elpi-logo n. 12 - La psichiatra di Wulf Dorn
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- Scritto da Bruno Elpis
Lo spettro del passato
Ellen Roth è una psichiatra e dunque svolge un lavoro che quotidianamente la rapporta alle sofferenze della mente. Un caso, su tutti, la coinvolge e la introduce in una girandola di eventi allucinanti, che sembrano essi stessi le tappe di un percorso di follia: nella stanza numero sette, giace una paziente terrorizzata, che ha subito violenza. È chiusa a riccio e, nel suo vaniloquio, si sente minacciata dall’Uomo Nero, che a suo dire la sta cercando.
Si esprime con la voce di una bambina in un corpo di donna e mette in guardia la stessa Ellen: perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero.
Poi la donna scompare dall'ospedale. Improvvisamente e inspiegabilmente. Ellen è determinata a rintracciare la paziente misteriosa: vuole identificarla, ritrovarla e – attraverso lei – risalire all’identità dell’uomo nero. Il percorso sarà un incubo e si svolgerà su un sentiero pieno di tagliole che hanno come lame la paranoia e l’angoscia.