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Le recensioni di Bruno Elpis

"Storia della mia gente" di Edoardo Nesi (qlibri)

Storia della mia genteEdoardo Nesi, vincitore del Premio Strega 2011, ha scritto un romanzo-saggio nel quale, da letterato, commenta e descrive le emozioni e i ricordi dell’imprenditore di Prato che vive la fine di una fiorente attività, fiore all’occhiello dell’industria italiana tradizionale: il tessile.
L’industriale-letterato assiste impotente all’agonia della piccola industria italiana di fronte ai ruggiti del “pericolo giallo” e della globalizzazione.
L’industria tessile a Prato soccombe per un concorso di cause, ben descritte da Nesi nel suo blasonato saggio romanzato: l’economia globale, le abilità d’imitazione dei paesi emergenti che possono produrre, pur con un livello qualitativo inferiore, a costi più bassi, la miopia di una politica economica che non ha saputo né valorizzare, né proteggere i punti di forza dell’economia domestica. 

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Dove io non sono di Ilaria D'Amico (qlibri)

Ilaria D'AmicoLa versatile giornalista Ilaria D’Amico ha esordito nelle librerie con “Dove io non sono”, una storia ambientata a Cape May, nel New Jersey.
Con un’inversione letteraria, protagonista del romanzo non è la cronista di successo o l’apprezzata presentatrice televisiva, ma un uomo in declino con tutte le sue inquietudini. E un’esistenza di ripiego: per la professione esercitata (insegnante musicale, ha accantonato i sogni giovanili di celebrità), per un amore concluso (con Lara), per una condizione psicologica irrisolta …

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La doppia vita dei numeri di Erri De Luca (Malgradopoi)

De LucaQuello di Erri De Luca è un testo teatrale nel quale a me piace intravvedere una lettura napoletana dei “sei personaggi” di Pirandello.
Nell’opera del drammaturgo siciliano, i personaggi sono: il padre, la madre, il figlio, la figliastra, il giovinetto, la bambina.
Ne “La doppia vita dei numeri” i personaggi sono LEI (la figlia), LUI (il figlio), il padre e la madre (defunti), Italia (la domestica passata a miglior vita) e … Napoli. Perché la città è protagonista: con la sua atmosfera rionale, la sua voglia di esplodere nella notte di San Silvestro, la sua tradizione cabalistica dei numeri.

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La doppia vita dei numeri di Erri De Luca (qlibri)

numeriErri De Luca confeziona un testo teatrale in tre parti, con quattro personaggi (anzi cinque conteggiando Italia, la domestica passata a miglior vita, anzi sei considerando anche Napoli) in cerca d’autore.
Nell’introduzione l’autore tematizza le suggestioni che ispirano quest’opera breve: lo spirito, tutto napoletano, dell’ammuìna e della mimica, “la densità” della vita, la suggestione del teatro di Eduardo De Filippo.
Il soggetto che ne deriva è da interpretare, ma lo si può godere senza troppa “dietrologia”. Anche solo affidandosi al colore degli abbinamenti tra numeri della tombola e interpretazione della smorfia: “La tombola napoletana estrae insieme ai numeri anche una storia. E' il viaggio contrario a quello dei sogni, che da una storia venuta in sogno suggerisce i numeri da giocare al lotto”

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