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Le recensioni di Bruno Elpis

L’amore quando tutto crolla di Giulia Ottaviano (Malgradopoi)

coverQuando tutto crolla, l’amore può risollevare le sorti di giorni vuoti. Ed esercitare una funzione salvifica.
Sembra pensarla così Giulia Ottaviano, nell’affrescare con toni freschi e attuali la storia di Eugenia.
Bambina particolare (ha sofferto di enuresi), figlia di padre imprenditore e di madre modella, respira l’aria borghese e opulenta di Milano. Sta per laurearsi e vive i giorni della sua gioventù in balia di atmosfere distruttive e materialiste:
“Un salto in Brera e poi a ballare al Gasoline, o a casa di qualcuno a bere”.
“Ubriacarsi non era un tabù in casa De Gasperis”.
“Cocaina e vodka lemon, in macchina in Liguria per un bagno, prendo la magnum nel privé, RSVP, questi erano i suoi amici e le sue feste … Come mi vesto? Chi mi passa a prendere?”

Quando tutto crolla, l’amore può essere un’opportunità di cambiamento.
Soprattutto se si vive un malessere cronico.
“In quel momento le sembrava che non ci fosse niente di buono nella sua vita. E che lei stessa non fosse in grado di portare a termine nulla”.
“Le sarebbe piaciuto, come a quel tempo, avere desiderio di stare sola. Per scelta, per saturazione. E invece in quel periodo si sentiva sola”.

Quando tutto crolla, l’amore può essere una gran bella novità.
Rappresentata da Tobias, giovane metà tedesco e metà siciliano, che ha alle spalle un’esperienza familiare tragica:
“Sono l’assistente di Rioli” … il professore di cultura russa.
Così diverso per formazione, esperienze e sensibilità dalle solite amicizie di Eugenia: “Nella mente era diventato l’immagine della sua rinascita. Della voglia di rimettersi in gioco”.
E, colmo dei colmi, nella diversità (“Ma non c’entriamo nulla l’uno con l’altra”) Eugenia con Tobias si sente a casa propria, si sente bambina, si sente protetta.
 “Soprattutto le piaceva l’idea che Tobias le fosse del tutto estraneo. Non avevano conoscenze comuni, non erano cresciuti negli stessi luoghi, né alla stessa maniera”.

Quando tutto crolla, l’amore diventa una scelta difficile.
E tutto crolla per via del padre, impelagato in uno dei soliti scandali italiani: “Rinasco era il fiore all’occhiello della DoMal, frutto personale di un’idea personale di Paolo De Gasperis …: dare a una cittadina di periferia una struttura in tutto e per tutto simile a quella di Milano”.
Il padre che “era abituato a veder realizzare ogni suo progetto, il suo volere non restava mai un desiderio astratto” e che “teneva Eugenia in palmo di mano, la figlia l’aveva mitizzato”.

Quando tutto crolla, anche una città può assumere un’altra connotazione: perfino Milano “che tiene tutto un po’ nascosto, non ti sbatte in faccia la sua bellezza ma dice: Cercala, guadagnati questa eleganza, comprati il tuo giardino interno”. 

duomoQuando tutto crolla, noi possiamo leggere un libro.
Vederlo con occhi diversi e con animo disincantato. E forse comprenderlo in tutte le sue sfumature.
Un bell’esordio per Giulia Ottaviano, autrice dallo stile veloce, a tratti concitato, contaminato da neologismi e modo di pensare giovane, sempre impegnato a rincorrere le evoluzioni rapide di pensieri e sentimenti.

Bruno Elpis

http://www.malgradopoi.it/novita-e-bestseller/lamore-quando-tutto-crolla-di-giulia-ottaviano