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Le recensioni di Bruno Elpis

La sposa di Mauro Covacich (i-libri)

coverLa sposa” è il titolo del primo dei racconti-saggi di quest’opera di Mauro Covacich, finalista al premio Strega 2015. 

Le storie che compongono la raccolta sono raggruppate in categorie.
Ritratti: La sposa, Ogni giorno che va via è un quadro che appendo, Atti impuri
I miei non figli: Sterilità, La ruota degli esposti, Cattive madri, Doppia panna, Safari
Identikit: Carla, Tintorello, Tor Bella Monica, Angela del Fabbro
Nevrosi aerobica: Il punzonatore, La città bambina, L’Uomo-che-soffia 
Favole per bambini vecchi: Un cuore in viaggio, La casa dei lupi

Nei ritratti sfilano Pippa Bacca (“Due ragazze che fanno l’autostop in abito nuziale sembrano due ragazze vestite in maschera… una… invece è una sposa”), il cantante Alessandro Boni ritratto impietosamente nella sua apparizione al festival di Sanremo e poi morto di Aids, un giovane sacerdote – il futuro papa Woitila? - in lotta con le tentazioni della carne. 

Uno dei temi conduttori è la scelta di NON avere figli (“Fare figli significa smettere di essere figli, significa sottrarre energia preziosa al proprio sostentamento…”), articolata in riflessioni che scaturiscono dal rapporto con il nipote prediletto e in posizione antitetica rispetto ai genitori che esibiscono i figli come trofei o come espediente alla minaccia dell’estinzione della vita o della continuità dinastica. 

Se alcuni racconti – come Safari o La casa dei lupi (“E lui per loro? Il lupo alfa”) - rimangono impressi per l’apparente cinismo e per le tonalità surreali che li contraddistinguono, il collage consente di alternare valutazioni su fatti di cronaca – Cogne (“Ecco cosa significa essere madre. Sapersi separare dal figlio, rinunciare a considerarlo un proprio frutto, accettare di non potere rivendicare il possesso, riconoscendolo come un soggetto diverso da sé, dotato di vita e mente proprie”), Unabomber (“l’ennesimo attentato di Minimaker”) -  a storie di ordinaria quotidianità di single insoddisfatti (“Mentre il fallimento appare fulgido e spietato in tutta la sua chiarezza, il cellulare trilla”), di operatori di call center dalla doppia vita (Angela del Fabbro), di “figuranti nei programmi di intrattenimento” (Tor Bella Monica)… 

Bruno Elpis