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Le recensioni di Bruno Elpis

L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman (q-libri)

Fredrick BackmanCommento digressivo 

Spesso m’interrogo sulla stranezza delle dinamiche sociali.
Mi meraviglio quando leggo che in Italia ogni anno circa due milioni di cittadini trascinano i vicini dal giudice di pace o in tribunale per questioni condominiali. Con incredulità constato che i rapporti di vicinato sono la principale causa di litigiosità e d’intolleranza cronica.
Se poi mi soffermo sulle cause dei litigi, trovo una lunga serie di “futili motivi”: i rumori,  l'uso degli spazi comuni, gli stillicidi, gli animali domestici… ogni screzio sembra rappresentare una ghiotta opportunità per sfogare tensioni e istinti bellicosi.

M’interrogo sulle possibili cause di tanta ferocia. E ne trovo un bel ventaglio.
L’invidia, ad esempio.
La possibilità di esportare tensioni familiari o personali nell’ambiente confinante.
L’incapacità di stabilire la giusta distanza nei rapporti interpersonali e di coabitazione.
Le cause economiche e, peggio ancora, quelle relazionali e psicologiche, che mettono in gioco i rispettivi vissuti.
Da lì l’apertura delle ostilità per proiettare antipatie, rancori, frustrazioni, amarezze. Con il risultato di produrre insofferenza, delusione, fastidio, incomprensione. Ed equivoci a non finire. 

A questo tema in fondo si ricollega “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Frederik Backman. 
Il nome del protagonista è Ove, ha 59 anni ed è vedovo (“Sono sei mesi che è morta. E Ove gira ancora per casa due volte al giorno per tastare i radiatori e controllare che lei non abbia alzato il riscaldamento di nascosto”).
Inasprito dalla vita, ha un carattere burbero, litigioso e scontroso (“La moglie di Ove spesso si lamenta che Ove litiga sempre per tutto”). Riserva la massima attenzione al rispetto delle regole e non è disposto a perdonare chi sgarra: chi parcheggia l'auto fuori dagli spazi, chi non conferisce i rifiuti rispettando le norme per la raccolta differenziata, chi non sa governare i propri animali…
Sotto tale scorza, Ove possiede un’umanità che emerge pagina dopo pagina, e così scopriamo che Ove è stato un orfano, costretto troppo presto ad affrontare la crudeltà del prossimo, i pregiudizi, le ingiustizie. Poi ha conosciuto una donna straordinaria e di lei si è innamorato perdutamente, con un sentimento che durerà tutta la vita.
Intanto nella vita dell’uomo solo, che tenta il suicidio, compare una famiglia che semina scompiglio… 

Un po’ satira malinconica, un po’ fiaba, un po’ cronaca dei nostri giorni, “L’uomo che metteva in ordine il mondo” è una storia nata sul blog di Fredrik Backman, giornalista svedese.
La prima parte della storia l’ho trovata triste, mi ha messo a disagio perché in essa ho riconosciuto alcune inquietanti dinamiche della nostra società (tra esse, quella della mia digressione iniziale). Poi però, a questo romanzo ci si affeziona… 

Bruno Elpis 

http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-narrativa-straniera/discussions/review/id:45576/