Le recensioni di Bruno Elpis
Donne di Andrea Camilleri (i-libri)
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- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
Donne della mitologia e della storia.
Donne della letteratura.
Donne raccontate.
Donne conosciute.
Donne inventate.
“Donne”.
Con la mania classificatrice dell’entomologo, Andrea Camilleri le ritrae e le elenca in ordine alfabetico (“Questo libro è un parziale catalogo delle donne, realmente esistite nella storia o create dalla letteratura, e di altre che ho conosciute e di altre ancora di cui m’hanno raccontato…”). Con una finalità nobile, dichiara lo scrittore: quella di celebrare la femminilità in molte dimensioni, in un momento storico che vede la donna troppe volte triste destinataria di atti violenti (“… non avrei mai pensato che in Italia nel 2013 fossimo costretti a varare una legge contro il femminicidio”).
Sfilano così – in una pinacoteca letteraria – le donne che hanno impressionato memoria e fantasia lungo una congiungente immaginaria tra l’autore, Dante (“Ho avuto anch’io una Beatrice, che però veniva chiamata Bice”) e l’Ariosto (“Due sono le Angeliche delle quali sono stato innamorato. Quella creata dalla poesia di Messer Ludovico Ariosto…”).
Le protagoniste si alternano: e sono figure mitologiche, alle quali l’autore siciliano guarda con la consueta ironia (Elena di Troia: “La storia ha inizio con un concorso di bellezza chiaramente truccato”), o stimolano la curiosità etimologica (“Chiamare una figlia Desiréè o Desiderata è una cosa, chiamarla Desideria è un’altra… Desiderata significa esserlo da altri, Desideria - neutro plurale - significa avere molti e diversi desideri in proprio”); oppure ancora evocano riferimenti storico-geografici (Maria: “Eravamo innamoratissimi. Ma cominciai a sperimentare la gelosia… i suoi occhi. Erano specchi ustori”) e biografici (Oriana, prostituta socialista “arrivò nel casino del mio paese, la Pensione Eva”).
Al di là del raggiungimento dello scopo dichiarato, quest’opera rappresenta un’occasione per leggere il “Camilleri italiano”, in un testo ove non viene utilizzato il consueto linguaggio ibrido che ha reso celebre l’inventore di Montalbano, per vederlo sguazzare con vitale spirito giovanile tra riferimenti culturali e ricordi…
Bruno Elpis