Oltre ogni ragionevole aspettativa nel commento di Sara R.
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- Categoria: Scrivono di me
- Scritto da Bruno Elpis
"Italian Noir": un brivido italico!
E’ noir e parla italiano. Si tratta di una raccolta, di un “distillato di tensione in versione italiota”, di un’antologia insomma, ma non non stiamo parlando di glorie ultra consolidate (e spesso sclerotizzate) del panorama letterario nazionale, bensì di di giovani autori dalla penna ardentemente affilata. Un libro che contiene 37 racconti nati “dall’inarrestabile e contagiosa passione dell’Associazione Culturale I Sogni di Carmilla” per “l’oscura parola”. Una parabola che attraversa tutte le declinazioni del genere, dalle detective stories ai pulp a tinte forti, passando per le cornici più tradizionali di polizieschi e gialli, con un velo di amara ironia che dona unità nella differenza all’insieme.
L’operazione curata da Gisella Calabrese e Giuseppe Mallozzi, riempie una lacuna che rimonta ad un’importante tradizione, perché, oltre il dibattito sull’esistenza o meno di un “genere giallo del bel paese”, quello che emerge è un’estrema vitalità, una ricchezza di storie che non solo non attendono altro che essere raccontate, ma accolgono nei loro più reconditi corridoi, vere e proprie miniere di derivazioni pronte a partorire ulteriori declinazioni narrative. Tanti i partecipanti, ne abbiamo contati ben 37, altrettanti “gli spezzoni di vita” racchiusi dietro il potente visual. Si va da “Attraverso la morte” di Fabrizio Merolle a “Calibro 9? di Marco Tarantino, da “Homo homini lupus” di Mauro Zanetti a “Lo strano caso del marito scomparso” di Alessandro Mascherpa, a “Oltre ogni ragionevole aspettativa” di Bruno Elpis, giusto per citare qualche titolo ed obbedire così alla migliore delle strategie noir… quella basata sulla creazione della suspense naturalmente!