Le recensioni di Bruno Elpis
Le perfezioni provvisorie di Gianrico Carofiglio (qlibri
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- Scritto da Bruno Elpis
Neve sull’alta società
Le perfezioni provvisorie è il quarto romanzo che ha come protagonista l'avvocato Guerrieri.
Guido Guerrieri esercita la professione di penalista a Bari, ma in questo episodio svolge le funzioni di un détective privato, sollecitato – alla vigilia della discussione di un ricorso in Cassazione a Roma - da un amico civilista. Questi gli presenta i coniugi Ferraro, che gli sottopongono il caso di Manuela, la figlia studentessa universitaria scomparsa da oltre sei mesi. Le indagini svolte dagli inquirenti e la partecipazione a una trasmissione televisiva dedicata alle sparizioni (sì, proprio quella!) sono state infruttuose.
Di Manuela si sono perse le tracce mentre tornava da un fine settimana trascorso con gli amici in un villaggio turistico esclusivo.
Guerrieri svolge le sue indagini brancolando nel buio: intervista informatori, contatta le amiche di Manuela e l'ex fidanzato, il maggior sospettato, sul quale incombe – come aggravante - l’ombra dello stalking.
La storia sembra assumere una piega ben precisa, quando comincia a farsi strada l’ipotesi di un reato connesso ad assunzione e spaccio di cocaina.
Sarà un particolare – una specie di scintilla nella mente dell’avvocato, scoccata dall’intuito e dall’analisi dei dettagli - a suggerire l’amara soluzione del caso.
Nel corso delle sue indagini, Guerrieri ha modo di intessere due rapporti: quello con Nadia, ex prostituta che gestisce un locale gay. Guerrieri, in passato, era riuscito a farla assolvere dall’accusa di sfruttamento della prostituzione, eccependo un vizio formale durante il processo. Tra i due si instaura una sincera amicizia, mentre il quarantenne avvocato si sente attratto da Caterina, la migliore amica di Manuela, una ragazza vivace, disinvolta e sfrontata che nel corso delle ricerche affianca l’avvocato del quale sembra essersi incapricciata.
Guido Guerrieri è un personaggio malinconico. Si divide tra lavoro e attività come la musica, i giri in bicicletta, la lettura e il pugilato, che lo vede conversare durante gli allenamenti domestici … con il sacco da boxe!
Il romanzo è avvincente, disseminato com’è di casi giudiziari che tuttavia non lo rendono un legal thriller in senso tecnico, perché sono occasioni di arricchimento della narrazione piuttosto che elementi necessari allo sviluppo della trama. Anche perché l’attenzione di Carofiglio sembra concentrarsi prevalentemente sull’analisi psicologica dei personaggi e sulla descrizione della società barese, con particolare riferimento – in questo caso – all’alta borghesia: un mondo apparentemente equilibrato e invidiabile che in realtà nasconde risvolti oscuri e inquieti, nei quali talvolta si aprono sprazzi e squarci di provvisori e perfetti momenti di felicità. Le perfezioni provvisorie che danno il titolo al romanzo…
Bruno Elpis
http://www.qlibri.it/recensioni/gialli-narrativa-italiana/discussions/review/id:36996/
"Ha detto qualcuno che gli uomini si dividono nelle categorie degli intelligenti o dei cretini, e dei pigri o degli intraprendenti, Ci sono i cretini pigri, normalmente irrilevanti e innocui, e ci sono gli intelligenti ambiziosi, cui possono essere assegnati compiti importanti, anche se le più grandi imprese, in tutti i campi vengono quasi sempre realizzate dagli intelligenti pigri. Una cosa però va tenuta a mente: la categoria più pericolosa, da cui ci si possono aspettare i più gravi disastri e da cui bisogna guardarsi con la massima circospezione, è quella dei cretini intraprendenti."