Le recensioni di Bruno Elpis
Sherlock Holmes: Uno studio in rosso di Arthur Conan Doyle (qlibri)
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- Scritto da Bruno Elpis
Incontrarsi, conoscersi, piacersi, accasarsi.
Non sto parlando di due che si sposano, bensì...
Nell’episodio di esordio del più famoso tra gli investigatori, Arthur Conan Doyle narra l’incontro di quella che resterà una delle più celebri coppie della letteratura gialla: il dottor Watson, reduce dalla guerra in Afghanistan (quella del 1878!) e abile narratore, e Sherlock Holmes, che del metodo deduttivo è grande teorico, oltre che ottimo pratico.
INCONTRARSI
Il reduce Watson è malandato e deperito. Cerca casa a Londra e incontra Sherlock Holmes grazie a una conoscenza comune:
“Il dottor Watson, il signor Sherlock Holmes, ci presentò Stamford.”
“Questo mio amico sta cercando un domicilio; e dal momento che lei si lamentava di non trovare qualcuno disposto a divider le spese con lei, ho pensato che avrei fatto bene a mettervi in contatto.”
CONOSCERSI
Considerata la perspicacia di Holmes, più che conoscersi è “intuirsi”.
"Vedo che è stato in Afghanistan”.
Conoscersi significa mettere in chiaro le cose: “Non le dà fastidio l’odore del tabacco?”
Senza esclusione di colpi: “Sentiamo ora, cos’ha da confessare lei? Tanto vale conoscere i nostri lati peggiori, prima di metterci a vivere insieme.”
PIACERSI
I due si piacciono, niente da dire: è quasi un colpo di fulmine. Un colpo di fulmine sì, ma ragionato, visto che il dottor Watson redige addirittura un elenco dei limiti di Holmes:
“1. Conoscenza della letteratura – Zero.
2. Conoscenza della filosofia – Zero …”
ACCASARSI
Incontrarsi, conoscersi e piacersi porta ad accasarsi per risolvere il problema originario: “Cercarmi un alloggio … Cercar di risolvere il problema se è possibile trovare una casa confortevole a un prezzo ragionevole.”
Eccolo dunque il nido: “Ho messo gli occhi su un appartamento a Baker Street … che ci andrebbe a pennello.”
IL PRIMO CASO
Semplice per Sherlock Holmes, è complicatissimo per Scotland Yard e per Watson, che si trovano in serio imbarazzo a rispondere alle seguenti domande:
“Cosa ha condotto questi due uomini … in una casa vuota? Che ne è stato del cocchiere che li ha accompagnati? Come poteva uno di loro a costringere l’altro a inghiottire un veleno? Da dove proviene il sangue? Qual è stato il movente del delitto…? Come è arrivato lì quell’anello da donna? E soprattutto perché il secondo uomo ha scritto la parola tedesca RACHE (ndr: vendetta) prima di svignarsela?”
Sherlock Holmes, in un batter d’occhio, scopre qual è “il filo scarlatto dell’omicidio che si dipana lungo l’incolore matassa della vita”, riportando a galla una storia terribile di fanatismo religioso che affonda le proprie radici nello Utah mormoni, profeti e angeli vendicatori… che praticano la poligamia!
AFORISMI
Sono tutti pronunciati da Sherlock Holmes:
“Un sot trouve toujours un plus sot qui l’admire.”
“Nulla è piccolo per una grande mente.”
“Una mezza ammissione è peggiore di una negazione.”
Un esordio leggendario per un mito della détective story!
Bruno Elpis
http://www.qlibri.it/recensioni/classici-narrativa-straniera/discussions/review/id:36422/