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Le recensioni di Bruno Elpis

L’amore rubato di Dacia Maraini (Writers Magazine n. 36)

coverLa scrittrice italiana più famosa al mondo” torna su uno degli argomenti a lei – voce critica, di analisi e di denuncia - congeniali:  la violenza sulle donne.
Nella raccolta di racconti intitolata “L’amore rubato”, l’autrice rivisita il difficile tema da un’angolatura particolare: quello dell’accettazione implicita della violenza, condizione questa che talvolta rende possibile uno dei reati più odiosi e vigliacchi di questa nostra società.
Quasi tutte le donne protagoniste dei racconti “amano” in modo incondizionato i loro carnefici e subiscono le loro angherie senza ribellarsi.
È allora interessante risalire alle cause di tale atteggiamento passivo, di accettazione silente e talvolta connivente:
Perché una giovane bella, intelligente e fiera si riduce ad essere complice del proprio carnefice?”

La causa è insidiosissima, perché culturale, sembra denunciare Dacia Maraini.
Mi sono ricordata dell’insegnante di religione che diceva: voi donne avete una colpa imperdonabile, avete mangiato la mela proibita da Dio e avete cacciato Adamo dal paradiso. Niente e nessuno potrà mai perdonarvi.”
E psicologica, sembra ipotizzare la stessa autrice.
Dovevo essere colpevole visto che la persona che diceva di amarmi mi colpiva con tanto accanimento”.
E ancora:
“… Spesso fra carnefice e vittima si stabilisce un rapporto di complicità, anche se involontaria. La vittima vuole proteggere il suo aguzzino per liberarsi dai sensi di colpa.”
Ecco che allora sfilano, silenziose, sofferenti, umiliate e livide queste donne, interpreti dei racconti.
La prosa di Dacia Maraini è lucida e dolorosa.
I racconti sono storie che, in fondo, leggiamo nella cronaca di tutti i giorni: tuttavia qui sono trasformate dall’abilità narrativa e organizzate in una sequenza sottesa dall’idea di fondo. Quella che il pregiudizio culturale sia una delle peggiori forme di violenza, perché legittima la violenza e la sopraffazione. 

Bruno Elpis