Le recensioni di Bruno Elpis
Adolf Hitler, il dittatore di Antonella Di Martino (Malgradopoi)
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- Scritto da Bruno Elpis
Antonella Di Martino ha un passato di pittrice, ha scritto opere sia per adulti sia per ragazzi, è esperta di nuove tecnologie didattiche e narrative.
Di lei ho già avuto modo di parlare commentando un romanzo originale finanche nel titolo: “Dieci per cento e la gran signora dei tonti”.
Oggi presentiamo un’opera, disponibile in formato e-book a questo link, che si colloca nell’ambito della collana dedicata a “I Signori della Guerra”.
Dopo personaggi come Gengis Khan e Attila, tocca ad Antonella ritrarre - in un saggio che ha le caratteristiche della sintesi e della completezza – una delle figure più inquietanti e sconvolgenti della contemporaneità e, in assoluto, della travagliata storia dell’umanità: Adolph Hitler, il dittatore.
Il saggio si articola in capitoli e paragrafi, ma per illustrarlo brevemente mi piace scomporlo idealmente in tre parti.
Nella prima parte, quella dedicata ai tratti biografici di Adolph infante e giovane, con grande obiettività Antonella sembra ricercare le cause (“… quindi mio padre avrebbe sposato sua nipote … una tra le tante menzogne …”) delle distorsioni di una personalità che poi si rivelerà mostruosa e perniciosa.
Nella seconda parte l’autrice – sempre e soltanto raccontando i fatti – cerca di cogliere i motivi che hanno consentito a un individuo così nefasto (a lui e al suo Partito Nazionalsocialista) di affermarsi e di raccogliere consensi. Cosa tanto più sorprendente se si pensa che alla base del pensiero del futuro dittatore non vi sono proposte, ma soltanto idee negative (“antisemitismo, nazionalismo, anticomunismo e antiliberalismo”) e “pochi concetti di base e qualche slogan efficace”. In questo modo Antonella Di Martino affronta uno dei più drammatici dilemmi della storia: come ha potuto un essere così perverso attuare le infamie che ha commesso se non con il consenso – e addirittura mediante un processo di identificazione – di un’intera nazione?
L’ultima parte è dedicata al delirio di onnipotenza che, mediante una trionfale “cavalcata delle Valchirie” attraverso l’Europa nel corso della fase iniziale della seconda guerra mondiale, ha determinato una serie di successi militari in un’aggressiva e folle politica di espansione, fortunatamente poi crollata sotto i colpi della reazione degli “Alleati”. Nell’”Epitaffio” finale vengono condensati, in poche righe e con precisione chirurgica, gli orrori compiuti dal folle dittatore con la freddezza di cifre astronomiche (i quattordici milioni di morti della seconda guerra mondiale, lo sterminio del 40% degli ebrei e di un milione e mezzo di bambini).
L’opera di Antonella Di Martino è davvero pregevole: per l’obiettività con la quale affronta capitoli tragici come l’Olocausto e la persecuzione delle minoranze, temi agghiaccianti come la campagna eugenetica e la selezione della purezza razziale, meccanismi insidiosi come la manipolazione culturale (Hitler ha adattato la teoria filosofica originale e sofferta di Nietzsche al proprio bieco interesse!) e mediatica.
Bruno Elpis
http://www.malgradopoi.it/ebooks/adolf-hitler-il-dittatore-di-antonella-di-martino