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Le recensioni di Bruno Elpis

Italian noir - Autori vari

Con curiosità sto leggendo l’e-book di quest’antologia, da oggi disponibile anche in versione cartacea e reperibile all’indirizzo: http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/italian-noir/16811518 (fino al 9 settembre con uno sconto del 20% sul prezzo di copertina).
L’antologia è il frutto di un concorso indetto da un’associazione culturale, che ringrazio a nome dei selezionati anche per la bella prefazione: sto parlando de “I sogni di Carmilla” (www.isognidicarmilla.wordpress.com ), che ha autoprodotto l’opera scegliendo di affidarsi a Lulu, leader nel settore, che garantisce stampa di ottima qualità, servizio
veloce e possibilità di creare anche la versione ebook.

Attendendo il libro fresco di stampa (sono un tradizionalista e quindi preferisco ancora rigirarmi tra le mani la versione cartacea di un libro), propongo una prima selezione dei racconti, che ho letto in ordine casuale piuttosto che nella sequenza proposta dall’editore.
“All’alba” di Stefano Merenda apre la rassegna, racchiudendo tre drammi estremi in sole tre pagine ad alta tensione. Un esordio promettente, che ne dite?
Giulietta Iannone interpreta il disappunto di uno scalcinato investigatore, vittima di raggiro con beffa finale, che lungo l’argine del Po’ maledice il giorno in cui “Tutto cominciò con un Cinzano”.
Un misterioso Antonio Bacardi (ma ho il sospetto che dietro a questo pseudonimo si nasconda una mia conoscenza) narra con ferocia di “Principesse e principi” in una fiaba noir nella quale i vizi privati di un vigliacco si sublimano nelle pubbliche virtù del “pater familias”.
Mauro Zanetti attribuisce a un misterioso vendicatore la massima di Thomas Hobbes: ecco allora che “Homo homini lupus” diviene l’alibi per un triplice (o quadruplice?) omicidio sotto la luce di una luna piena (o quasi), che evoca lo spettro dei licantropi.
Diego Di Dio, ibridando lo spirito dell’enfant prodige con il complesso d’Edipo, consuma un matricidio (e altro ancora) in “Cose liquide” e si cimenta in un’interessante forma di scrittura naif. Esperimento crudelissimo, ma sicuramente riuscito.
Altrettanto cinica, Lorena Lusetti mi ha divertito con una storia di ordinaria follia condominiale. Il suo “Dietro la facciata” propone un binomio da brividi, quello tra Ada e Pina, un sorta di “arsenico e vecchi merletti” consumato tra usi, consuetudini, regolamento condominiale … e cassonetti dell’immondizia.
Enrica Aragona propone un’agghiacciante (in senso etimologico e fuori da ogni metafora) storia di follia domestica e sentimentale, che ci farà guardare con sospetto ogni bolletta anomala che in futuro riceveremo a fronte di consumi di energia elettrica “fuori dalla norma”.
Nel magico clima del carnevale di Venezia, Gloria Scaioli situa un dramma psicologico che si rifrange tra riflessi speculari, narcisismo, complessi di inferiorità e lirica, mentre il suo “Ostaggio dell’ossessione” inutilmente si nasconde sotto una maschera “dal naso lungo” (la Bautta veneziana?).
Dal primo assaggio, azzardo: una gran bella varietà di storie, narrate a colpi di fioretto da penne di tutto rispetto …
Arrivederci a presto: a “I sogni di Carmilla” e agli “autori vari”.