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Le recensioni di Bruno Elpis

I sotterranei della cattedrale di Marcello Simoni (malgradopoi)

coverL’anno è quello della rivoluzione francese: il 1789.
Il romanzo di Marcello Simoni, nei supereconomici di Newton Compton, si colloca nella Urbino, città di studi, in “un periodo in cui la cittadella, insieme all’intero ducato, fu incorporata nei territori papali”.
Conseguentemente è permeato dalle tensioni nelle gerarchie ecclesiastiche: cardinale, vescovo e rettore muovono le fila di eventi che da un lato si connettono al potere temporale, dall’altro incrociano mentalità clericali, pregiudizi e realtà parallele imbevute di paganesimo.
La vicenda si scatena con l’omicidio di un docente di filosofia, il professor Lamberti. Il suo corpo è rinvenuto nella cattedrale mentre sono in corso i lavori di ripristino dopo il crollo della cupola.
Come spiega l’autore, “gli storici fanno risalire il crollo della sua cupola al 12 gennaio 1789. Si parla di un difetto di fabbricazione … ma non è da escludere che il cedimento sia imputabile alle lesioni provocate dal terremoto del 1781”.
Il discepolo del professore, Vitale Federici, è un fine intellettuale ed è dotato di acuto senso dell’osservazione: non crede alla tesi dell’incidente, che autorità e guardia svizzera vogliono propinare.

Cosa avrebbe spinto padre Lamberti a salire fin lassù? Non ne sarebbe mai stato capace, so per certo che soffriva di vertigini”.
Non si può precipitare da una simile altezza senza lasciare cospicue tracce di sangue intorno a sé …
Mentre si aprono le danze per la successione alla cattedra vacante, il candidato Vitale deve fronteggiare un rivale ambiguo: “Padre Severino De Pretis, diacono della cattedrale, piantagrane effeminato noto a tutti per la sua indole vendicativa”.
Intanto, alla morte del docente di filosofia ne seguono altre: la soluzione dei misteri, non ultimo quello relativo al Nymphaeum (“un tempio dedicato alle ninfe che si diceva eretto all’epoca dell’imperatore Augusto e nascosto nel sottosuolo della cittadella”), sembra custodita nei sotterranei (“Sappiamo che due uomini sono stati visti sparire nei sotterranei della cattedrale pronunciando canite surdis”) che si snodano proprio dalle cripte della cattedrale, a partire dalla “buca nel pavimento. Quella che si è creata al crollo della cupola”.

I sotterranei

Le cisterne

I sotterranei esercitano da sempre un grande fascino e svolgono un ruolo misterioso e fantastico nella letteratura. Si chiamino le ‘catacombe’ del “Barile di Amontillado” di Poe, siano i penetrali suburbani che H.P. Lovecraft immagina popolati di mostri o di creature orrende, rappresentino i cunicoli ove svolgono le loro funzioni i “Custodi della biblioteca” di Glenn Cooper.
Nel romanzo di Marcello Simoni sono “cavità sotterranee che corrono sotto i nostri piedi … vaste e intricate” e si fondano su una circostanza storica: “il ritrovamento archeologico di un’ampia cisterna di epoca augustea … e l’impressionante labirinto di gallerie, condotti e pozzi che attraversa, per buona parte inesplorato, il sottosuolo di Urbino”.
Anche i sotterranei di Marcello Simoni – al pari di Notre Dame e Opera, ove vivono rispettivamente Quasimodo e Il fantasma dell’opera – proteggono una vita misteriosa. Quella de …

… L’ombroso

Uno strano essere … un mostro che … abiterebbe nel sotterraneo della cittadella.”
“Occhi piccoli, lobi frontali sporgenti e grandi denti atteggiati in un grugnito”.
“La sua espressione selvaggia, quasi atavica, … fece subito pensare ai lunatici, agli isterici e ai fobici notturni che subivano gli influssi della luna
”.

Urbino innevata

Il nuovo romanzo breve di Marcello Simoni si legge d’un fiato e – a fronte dei thriller supertecnologici che avanzano a suon di intercettazioni, ritrovati elettronici ed esami scientifici – ha il valore artistico del prodotto artigianale: procede lungo gli enigmi formulati dalla storia e grazie alle intuizioni e alle deduzioni della mente umana.
Lo stile è poetico nella descrizione di Urbino (“… il buio della notte era tormentato dallo sfarfallio della neve portata dal vento”), colto e – a tratti – adeguatamente arcaico (“irritato dal motteggio”), in sintonia con l’epoca descritta. Una pillola deliziosa per gli appassionati.

Bruno Elpis

http://www.malgradopoi.it/novita-e-bestseller/i-sotterranei-della-cattedrale-di-marcello-simoni