Le recensioni di Bruno Elpis
Il fantasma di piazza Statuto di Massimo Tallone (Malgradopoi)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
“Il fantasma di piazza Statuto” di Massimo Tallone, scrittore piemontese (“Piombo a Stupinigi”, “Veleni al Lingotto”, “Doppio inganno al Valentino” e “Il cardo e la cura del sole” con Fratelli Frilli Edizioni) è un giallo che trasuda ironia.
L’ironia è assicurata grazie alla scelta di eleggere Annetta quale narratrice della storia. Annetta è la governante anziana, di modesto profilo culturale, che presta servizio presso una famiglia dell’alta borghesia torinese, i Doro, ossia: la signora Maria, il figlio Corrado e il defunto fratello di Maria, il pittore Ettore Doro.
Il caso
Annetta abita nell’appartamento contiguo a quello dei Doro e soffre d’insonnia.
Percepisce pertanto, in piena notte, strani rumori: le incursioni del fantasma del pittore? “Nessuno sale allo studio, ma qualcuno si ripassa tutte le cartelline, l’archivio delle lettere, che so. Capisce?”
“I rumori del fantasma hanno la sequenza del rosario: dieci fruscii, poi una pausa più lunga, poi un suono cavo come di legno …”
La protagonista
Annetta è una forza della natura.
Vediamo se riusciamo a tratteggiarne la fisionomia utilizzando le parole di Tallone.
Logorroica, ci racconta la sua vita e il suo carattere. Talvolta in modo dispersivo: “Ma che volevo dire? Ah già … Io mi perdo sempre …”
Appartiene al popolo e del popolo condivide gusti e interessi: “Datemi la Settimana Enigmistica … e io sono la donna più felice del mondo.”
“Chissà quanta gente si è seduta qui, davanti al signor Piola, a parlare di cose strane, di cose occulte, roba da Piero Angela che mi piace così tanto, anche lui con il suo bel garbo …”
Non rinnega la vocazione per il suo umile lavoro. Durante la seduta spiritica ha una grossa preoccupazione: “Dovrò passare bene lo spray per sgrassare, alla fine di tutta la storia.”
Determinata, volitiva, puntigliosa, sa trasformarsi in una ‘signora in giallo’ di tutto rispetto: “… paura o non paura voglio vederle bene in faccia, io, le storie.” “Ma io sono qui per ascoltare, per origliare, con rispetto parlando.”
Torino: la capitale della magia nera?
“… Lui … di misteri … se ne intende. Mi ha detto che qui in piazza Statuto c’è una porta che conduce alle Grotte Alchemiche, e che il piccolo obelisco dell’aiuola dietro il monumento al Frejus sarebbe uno dei vertici del triangolo della magia nera …”
Oltre che ironico, il romanzo è intrigante, scritto con ottimo gusto e dolcissimo nel creare il personaggio di Annetta. Getta inoltre uno sguardo preoccupato e comprensivo sul mondo dei giovani.
Il nudo rosa di Matisse
Tra i misteri del romanzo, uno riguarda il "Nudo rosa" (“… trovato nascosto dietro una tela comprata su un banchetto a Marsiglia …”), un dipinto ad olio su tela di cm 66 x 92,5 realizzato nel 1935, conservato al Museum of Art di Baltimora. Nel quadro è raffigurata una donna più grande del normale, che preme contro i confini della tela. La donna è Lydia Delectorskaja, assunta come dama di compagnia della moglie del pittore e poi divenuta assistente, musa e collaboratrice di Matisse.
Per un commento critico-artistico dell’opera, preferisco cedere la parola a … Annetta!
“A me, il dipinto che ho visto comparire dal nulla mi è subito sembrato una roba sconclusionata, per quel poco che ne capisco io, il quadro di un pittore della domenica, uno privo del senso delle proporzioni. Quella ragazza nuda era troppo grossa per la tela, quasi ne usciva fuori.” Giudizio naturalmente non condiviso da …
… Bruno Elpis
Grazie alla disponibilità dell’autore, abbiamo realizzato un’interessante intervista che verrà pubblicata sul blog di Francesco D’Agostino.
http://www.malgradopoi.it/recensioni/il-fantasma-di-piazza-statuto-di-massimo-tallone