Le recensioni di Bruno Elpis
La ragazza di Brooklyn di Guillaume Musso (i-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
Guillaume Musso ha ormai virato verso il poliziesco, La ragazza di Brooklyn ne è conferma.
Qui Raphael, ragazzo-padre e scrittore di successo, si fa coadiuvare dall’amico Marc Caradec, ex poliziotto, tanto nell’accudire il piccolo Theo quanto nella ricerca disperata di Anna, la donna che Raph ama e che è fuggita dalla vacanza in Costa Azzurra dopo che uno squarcio drammatico della sua vita ha lasciato intravedere l’orrore del quale la donna è stata vittima (“La foto dei tre cadaveri carbonizzati mi irruppe di nuovo nella mente”).
La ricerca – che in realtà dura pochi giorni – si complica, perché Anna viene nel frattempo rapita (“Raphaël! Aiutami, Raphaël! Aiutami!”), e conduce il protagonista a New York sulle tracce della vera identità di Anna/Claire Carlyle (“Ora non cercavo più solamente la donna che amavo, cercavo anche nostro figlio!”) in un complesso, aggrovigliato intreccio che sfocerà in prossimità delle ambizioni politiche di Tad Copeland, governatore repubblicano della Pensylvania in odore di presidenza, e della sua sanguinaria assistente Zorah Zorkin (“Solo gli animali a sangue freddo sono velenosi – Arthur Schopenhauer”), che mira a diventare segretario di stato…
Complicato, vero?
Accanto a qualche passaggio felice – l’accostamento scrittore/investigatore si fonda sul concetto del Fantasma (“Il Ghost, il Fantasma, lo Spettro: sono nomi che certi professori di drammaturgia impiegano per designare un evento cerniera, un trauma che è radicato nel passato del personaggio e che continua a perseguitarlo nel presente”) – e nonostante un finale con qualche sorpresa (“Non esiste situazione più stabile dell’equilibrio del terrore”), Musso sembra essersi ormai uniformato al cliché del thriller e ha abbandonato gli spunti psico-fantasy dei drammi che l’hanno reso popolare.
Bruno Elpis