Le recensioni di Bruno Elpis
Cuccioli di Maurizio De Giovanni (i-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
In questo nuovo episodio si occupano di “Cuccioli” i bastardi di Pizzofalcone, il manipolo di detective del commissariato creato dalla fantasia di Maurizio De Giovanni.
Il pool che agisce sotto la guida di Luigi Palma è composto da Giorgio Pisanelli (il presidente), Giuseppe Lojacono (il cinese), Francesco Romano (Hulk) Ottavia Calabrese (la mammina) Alessandra Di Nardo (Calamity) e Marco Aragona (Serpico): tutti con tanto di nomignolo, tutti accomunati dall’essere incompleti e attanagliati da un problema personale (“Tutti disancorati, tutti alla deriva. Poi ci ritroviamo insieme in questo commissariato e ci sentiamo di nuovo vivi e attivi, perfino bravi”), tutti caratterizzati con formule che – a metà strada tra il tormentone e il ritratto psicologico – accompagnano il lettore attraverso la vicenda poliziesca nella quale il drappello di “maltrainsema” (termine milanese impropriamente applicato all’ambientazione napoletana del romanzo) deve riaffermare il proprio diritto a sopravvivere come entità.
Si snoda così una storia che è come una treccia; le tre trame che si attorcigliano sono: il ritrovamento di una neonata abbandonata tra i rifiuti (“Ci sono elementi discordanti. È stata pulita, nutrita, il cordone è stato correttamente tagliato e anche i vestitini… sono di ottima fattura”), la misteriosa e massiccia sparizione di cagnolini meticci (“Aragona rilevò che si trattava sempre di animali di piccola taglia. Dove erano finiti?”), la scia di suicidi che forse tali non sono (“Scoprire chi si prodigava tanto per spedire nell’aldilà i suoi fantasmi viventi”).
Gli intrecci amorosi anche omoerotici in perfetta sintonia con la Cirinnà (con la quale peraltro stentano a sintonizzarsi i nostri politici), gli affari familiari problematici, i desideri di paternità irrealizzati e qualche sogno di gloria dei protagonisti si combinano alle indagini (“Hanno preso la bambina, hanno ammazzato la madre, e hanno abbandonato la piccola vicino al commissariato”) per avvincere e divertire a un ritmo di sceneggiatura che preannuncia la serie televisiva che sarà tratta dai romanzi.
Bruno Elpis