Le recensioni di Bruno Elpis
Will ti presento Will di John Green & David Levithan (i-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
“Will ti presento Will” di John Green & David Levithan), ambientato nel Midwest sulle sponde del lago Michigan, appartiene al cosiddetto young adult, ossia il genere che tratta temi relativi agli adolescenti dal loro punto di vista.
In particolare, i capitoli alternano due punti di vista: quello di Will dell’Illinois e quello di Will dell’Ohio.
Il primo ha un generoso, grande (e grosso) amico gay, Tiny, ma si accinge a vivere con originalità (scherzando sulla “faccenda del gatto di Schrödinger”) un’esperienza sentimentale con Jane.
Il secondo redige i suoi capitoli senza maiuscole, assume antidepressivi, ha un’amica che lo assedia, Maura, ma coltiva l’intenso rapporto virtuale con Isaac (“è un gioco tra noi. la maggior parte del tempo non facciamo sul serio… altre volte invece scegliamo l’approccio da romanzetto rosa”), del quale è innamorato.
Quando decide di recarsi a Chicago per conoscerlo… è allora (“Io ero lì per usare la mia patente falsa e lui è entrato per incontrare il suo falso fidanzato”) che incontra il suo omonimo Will Grayson (“di base sono entrato in un sexy shop a cercare isaac e ne sono uscito con un altro will grayson”).
I due mondi adolescenziali che ruotano intorno ai due Will (“Sì, abbiamo lo stesso nome, ma non siamo mica gemelli telepatici”) entrano così in contatto e ne scaturisce un’osmosi basata sulle preferenze sessuali del secondo Will e di Tiny, nonché sul musical che quest’ultimo sta mettendo in scena…
La “diversità” è rappresentata con disinvoltura, i colloqui sono traslati nella narrazione diaristica, alcune trovate sono piacevoli e divertenti e calzano le forme di adolescenti alla ricerca di identità, relazioni sociali veraci e felicità.
Lo stile del romanzo è ovviamente contaminato dallo slang giovanile e abbonda di espressioni grevi; la trama è lieve ed effervescente, disseminata di principi (“Due semplicissime regole: 1. Fregatene. 2. Stai zitto. Tutte le cose più brutte che mi siano mai successe sono nate dall’avere infranto una di queste regole”), propositi (“non ingannare mai le persone perché, quando inizi e scopri quanto è facile, è difficilissimo fermarsi”) e pseudo-verità (“e poi ci sono sere come questa, in cui viene fuori la verità, perché è quello di cui abbiamo più bisogno…”).
Bruno Elpis
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