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Il visconte dimezzato di Italo Calvino (qlibri)

coverMetà acronimo, metà no. 

I nostri antenati sarebbero
L’origine genetica delle turbe dell’uomo contemporaneo. Il

Visconte Medardo di Terralba,
In Boemia durante la guerra con i Turchi,
Si smembra in due parti sotto il
Colpo di un cannone. Un vero
Orrore! Viene ritrovata e fasciata la parte destra, mentre
Non si trova più la sinistra. Il nobile, mela divisa in due!,
Torna a Terralba, ma quella che ritorna
E’ la parte malvagia: per la crudeltà è chiamato il Gramo. 

 

Diversamente, la parte sinistra compie opere di bene e si 
Innamora di Pamela, proprio come la
Metà malvagia. Il finale è rocambolesco tra fiori d’arancio
E vede la ricongiunzione dei due mezzi Medardi, entrambi
Zii dimidiati del narratore, uno
Zelante cacciatore di fuochi fatui nel cimitero.
Amabile metafora dell’incompletezza dell’uomo dilacerato
Tra il bene e il male, è un divertente modo per illustrare
O visualizzare le inconciliabili forze che agitano l’uomo.

"Quando ho cominciato a scrivere Il visconte dimezzato, volevo soprattutto scrivere una storia divertente per divertire me stesso e possibilmente per divertire gli altri; avevo questa immagine di un uomo tagliato in due ed ho pensato che questo tema dell'uomo tagliato in due, dell'uomo dimezzato, fosse un tema significativo, avesse un significato contemporaneo: tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti, tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra." (Italo Calvino)

Bruno Elpis

http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-narrativa-italiana/discussions/review/id:37466/