Cime tempestose di Emily Brontë (qlibri)
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- Categoria: Commenti acronimi
- Scritto da Bruno Elpis
Sulle cime tempestose degli aforismi
Questo commento è un acronimo composto traendo dal romanzo frasi che cercano di mettere in luce l’essenza romantica – in senso letterario – della storia tra Heathcliff e Catherine: la storia di un amore che è una forza contrastata dagli eventi umani, che sfida tutto e tutti, che invade i luoghi e si identifica nella natura, che sopravvive inquieto alla morte insinuandosi nel vento della brughiera.
Un romanzo che ha ispirato film, un musical (Cliff Richard, Heathcliff) e canzoni, come quelle di “Wind & Wuthering” dei Genesis e “Wuthering” heights” di Kate Bush:
“Torna a casa, ho così freddo!
Lasciami entrare dalla tua finestra Heathcliff,
sono io Cathy
Torna a casa, ho così freddo!”
C
Condussi una ben dura esistenza, dal giorno che ho cessato di udir la tua voce. Ma tu devi perdonarmi: perché ho lottato solo per te.
I
Io gli ho dato il mio cuore, e lui lo ha preso e lo ha stretto crudelmente fino a ucciderlo.
M
Mi dimostri come sei stata crudele, crudele e falsa. Perché mi hai disprezzato? Perché hai tradito il tuo stesso cuore, Catherine?
E
E non gli dirò quanto lo amo, e non perché sia attraente, ma perché è per me più di quanto lo sia io stessa.
T
Talvolta ci facciamo prendere dalla compassione per creature incapaci di provare sentimenti sia per se stessi che per altri.
E
E mi domandavo stupito come mai, come mai qualcuno potesse fantasticare d'inquieti sonni, per coloro che dormivano in quella terra tranquilla.
M
Ma non è così, no: è che ho perduto la facoltà di godere della loro distruzione, e son troppo pigro per distruggere senza motivo.
P
Perdonami perché ho lottato solo per te.
E
E non lasciarmi vedere i tuoi occhi. Io ti perdono per quello che hai fatto a me. Io amo il mio carnefice; ma il tuo? Come potrò?
S
Se tu morissi... io ne morirei...
T
Tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa.
O
Oh Dio! Tu vorresti vivere, se la tua anima fosse nella tomba?
S
Se tutto il resto perisse e lui restasse, io continuerei ad essere; e, se tutto il resto persistesse e lui venisse annientato, l'universo mi diverrebbe estraneo; non mi sembrerebbe di esserne parte.
E
Egli è stato sempre, sempre nel mio spirito: non come un piacere, allo stesso modo ch'io non sono sempre un piacere per me stessa, ma come il mio proprio essere.
Bruno Elpis
http://www.qlibri.it/recensioni/classici-narrativa-straniera/discussions/review/id:37183/