Le recensioni di Bruno Elpis
La relazione di Andrea Camilleri (i-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
Ne “La relazione” ritroviamo la seconda anima di Andrea Camilleri: quella che imbastisce vicende estranee al cosmo dominato dal commissario Montalbano.
In questa seconda veste, lo scrittore siciliano ambienta a Roma una vicenda costruita sulla tensione psicologica e sullo sfondo degli intrallazzi economico-politici del Belpaese.
Mauro è un solerte funzionario che, nella tanto innominata quanto riconoscibile sede dell’Autorità che vigila sulle banche (“il suo ufficio di via Nazionale”), è stato incaricato di redigere la relazione ispettiva su un’azienda di credito in odore di scandali e bancarotta.
Durante l’assenza della moglie Mutti e del figlioletto, l’ispettore incappa in una serie di equivoci e fatti strani che, in escalation, hanno sempre più il sembiante di azioni volte a inibire la stesura del report che evidentemente nuoce a personaggi influenti.
“Spediscono a mia moglie un’enciclopedia per ragazzi che lei non ha ordinato… Mi mandano a casa persone sconosciute… cercano di fotografarmi al ristorante… Poi c’è un tale con un motorino che usa una carta d’identità falsa e che si spaccia per mio segretario…”
Per fortuna, tra gli equivoci costruiti ad arte dai misteriosi burattinai, Mauro s’imbatte nella bella Carla, che gli regala una seconda giovinezza, di fronte alla quale l’incorruttibile ispettore non esita a tradire la moglie (“La moglie in vacanza. I desideri del settimo anno…”). Sino a un finale perversamente tragico.
L’atmosfera del libro mi ha ricordato il “Il sospetto” (Suspicion) di Alfred Hitchcock, film tratto dal romanzo “Before the fact” di Anthony Berkeley.
Sebbene l’esito della vicenda si intraveda ampiamente sin dalle prime pagine, il romanzo si legge d’un fiato e riconferma Camilleri come sapiente intrattenitore che riproduce nelle sue opere gli scenari di un’italianità che ci rende tristemente famosi nel mondo.
Bruno Elpis