Le recensioni di Bruno Elpis
Istruzione per cinquantenni innamorate di Pascal Morin (qlibri)
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- Scritto da Bruno Elpis
IL MIO DECALOGO PER CINQUANTENNI IN CERCA D’AMORE
Nel mio commento, in modo del tutto arbitrario e personale, e spero in modo ironico, formulerò un decalogo per cinquantenni innamorate ispirandomi alla storia di questo romanzo, che si articola in due parti (la prima deliziosa, la seconda più cervellotica e pirandelliana) ed è ambientato a Parigi (“La moda, il lusso, il Louvre”). La protagonista del romanzo è una donna, ma – mutatis mutandis – il decalogo potrà essere adattato da ciascuno in funzione del proprio genere di appartenenza/preferenze sessuali. Sempre che il/la cinquantenne destinatario/a del decalogo, nel corso della vita, non sia stato talmente ustionato dall’amore da rifuggirlo piuttosto che inseguirlo.
PERSONAGGI (non in ordine di apparizione) del romanzo
Catherine Tournant, seria ed integra insegnante di francese (“Un bravo soldatino, la Tormento”) in un liceo della periferia di Parigi, viene ingiustamente incolpata da una diceria (“le voci sulla sua presunta tendenza a sedurre le studentesse”). Alle soglie della menopausa e in una fase riflessiva della vita (“dopo il divorzio, che le sembrava risalire alla notte dei tempi, e la partenza di sua figlia, quattro anni prima”), è pronta a vivere una nuova storia d’amore.
Dimitri Diop, professione idraulico, è un avvenente ventenne palestrato e dal fisico scultoreo. In crisi d’identità (“Non si era reso conto di considerarla un sostituto materno … la madre che gli mancava”), in occasione di un lavoro idraulico, incontra Catherine…
Robert Diop, professore di storia, di origini africane (“ora amo un senegalese”), è il padre di Dimitri. Intreccia una relazione amorosa con la professoressa.
Eve-Marie Sada, nipote di Catherine, psicoterapeuta con un problema irrisolto (“ne aveva abbastanza di portarsi addosso quella doppia origine”), è l’analista di Dimitri.
Natacha Jackowska, neo-maggiorenne e neo-orfana, allieva di Catherine, decide di abbandonare la scuola per affrontare la vita di testa sua.
Jéremie Lesdiguièeres, costumista omosessuale, anche lui in crisi d’identità (“è esiliato nella propria città”), conosce sia Catherine (“il progetto di un’uscita didattica”), sia Dimitri nell’occasione di un lavoro e ne diviene amico.
Tutti i personaggi convergeranno in modo improbabile (“la probabilità che si verificasse una situazione simile era praticamente nulla”) e sorprendente (“una situazione degna di una commedia degli equivoci”) a La Ferté-Loupière nello Yonne, nella casa di campagna di Catherine.
IL MIO DECALOGO PER CINQUANTENNI
1) Per iniziare una storia occorre sempre un impulso iniziale (“Catherine Tournant aveva spiegato alla sua quinta che ci vuole sempre un fattore scatenante perché esista un racconto”).
2) Nei limiti del possibile, non ricorrete ai siti di incontri on line (“Cinquantenne in cerca d’amore sul sito di incontri on line”).
3) Non seguite il richiamo della foresta né l’istinto materno che vi indurrebbe ad avventarvi su una preda troppo giovane (“non poteva fare a meno di notare i suoi muscoli gonfi per lo sforzo”).
4) Piuttosto, puntate le vostre attenzioni sui genitori della giovane e potenziale preda (“Pur ammettendo di essere turbata e che Robert Diop le piaceva, s’immaginò a braccetto con lui e si domandò cosa avrebbe pensato la gente vedendo una donna bianca con un nero”).
5) Non lasciatevi accecare dal fascino dell’illecito (“la conseguenza della profonda sensazione di illegittimità che provava”).
6) Non lasciatevi sopraffare da pregiudizi (“Come poteva essere spontanea di fronte a Robert Diop mentre era ossessionata dal suo colore?”) e preconcetti (“non sarò mica omofoba oltre che razzista?”). Create le occasioni per vincerli (“approfittando di una lezione sull’Otello… aprì una discussione sugli amori misti”), anche se queste occasioni potranno rivelarsi un’arma a doppio taglio (“Lo sanno tutti perché certe donne bianche si fanno i neri, non è un mistero”) o imbarazzanti (“La donna bianca in cerca del fallo selvaggio”).
7) Se credete nel detto che “ogni lasciata è persa”, approfittate delle occasioni. Canoniche (“accettò molto semplicemente di accompagnarlo a casa sua per quel famoso bicchiere della staffa che sapeva bene cosa implicasse”) e non.
8) Parlate di difficoltà e problemi che vi assillano, affrontateli con coraggio (“Devo parlargli del colore della sua pelle”), la tecnica dello struzzo non funziona!
9) Abbandonatevi ai sentimenti (“lo trovò bello”), lasciatevi stregare dalle sensazioni (“Credo proprio di amarlo. Lo perderò perché è nero?”)...
10) Recuperate la spontaneità, rimuovete i vincoli (“A cinquant’anni… le mie scelte sono diventate dei divieti”) e cercate di superare la tendenza – naturale per l’età – a ragionare troppo sulle cose (“Devo piantarla di prendere le distanze, devo piantarla di osservarmi dall’esterno”).
Bruno Elpis
http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-narrativa-straniera/discussions/review/id:39262/