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Le recensioni di Bruno Elpis

Racconti sullo schermo grande, il nuovo concorso di Ciesse Edizioni

Con grande interesse apprendo che Ciesse Edizioni ha rivitalizzato il concorso a tema sul cinema.

Dal 22 agosto sarà possibile inviare i racconti che abbiano come oggetto il grande schermo, affrontato sia in chiave fantastica, sia dal punto di vista realistico: potremo così sbizzarrirci traendo spunto dall’interazione tra cinema e realtà, in tutte le accezioni, o raccontando ricordi di vita legati alla sala, o rievocando fatti e incontri ispirati a un film … ma non voglio porre limiti alla fantasia di chi deciderà di partecipare a questa stimolante iniziativa!

 

Il premio in palio: la prestigiosa pubblicazione di Ciesse Edizioni.

La raccolta è curata da Lorenzo Pompeo, organizzatore di diverse rassegne cinematografiche a Roma e a Varsavia, nonché fondatore e animatore del cineforum Cinit "Luis Bunuel", oltre che autore della novità editoriale “In arte Johnny” di Ciesse Edizioni.

E allora, non resta che raccogliere questo succulento invito e partecipare numerosi: così che la selezione possa produrre – scegliendo tra una varietà multiforme di proposte - una rassegna preziosa dei migliori racconti. Nello stile di Ciesse, che ha deciso di privilegiare la qualità delle opere che pubblica!

 

Con l’occasione mi piace ricordare che l’ultima iniziativa analoga di Ciesse ha prodotto il best seller “Favole della mezzanotte”, antologia di storie fantastiche per ragazzi più grandi e adulti curata da Stefano Pastor. Lo stesso Stefano introduce l’antologia con il racconto extended version intitolato “Lizzi Bizzi e la Strega Rossa”, confermandosi autore eclettico e versatile, come testimonia la sua già cospicua produzione letteraria.

In questa sede scelgo di commentare tre racconti di tre donne, soltanto per fornire un assaggio anche a vantaggio di tutti gli altri racconti.

Di Jenny Gecchelin dirò soltanto che “Olivia dagli occhi nocciola” riserva un’autentica sorpresa con la storia drammatica di una clochard, Olivia, che dedica la sua esistenza di vagabonda a un sogno d’amore: quello di riconquistare il suo principe azzurro “Uomosenzacuore”.

Sonia del Cason, già autrice del romanzo per ragazzi “I gemelli King e il Sigillo del Drago” premiato alla IV Edizione del Premio Dickens, cattura e diverte in “E vissero per sempre felici e contenti” con ironia e con una prosa incalzante narrando una “favola al contrario”: Sandre, Cenerentola sui generis, è qui impegnata non già a conquistare il principe, bensì a liberasene in un’edulcorata riedizione della “guerra dei Roses”. Alleandosi con le malvagie sorellastre, la  Cenerentola mutante illustra il capitolo successivo a quello che normalmente conclude le fiabe classiche (il famigerato “E vissero felici e contenti”).

L. Nivoul con “I bambini Controvento delle ore senza tempo” scrive un fantasy classico con tanto di mostro (Magmharts, fatto di polvere lavica e con due occhi che sono crateri di fuoco), mago (Ossidio, un Merlino curioso impegnato tra incantesimi e magica beneficenza agli  abitanti del villaggio Vulcanio) e eroi (i bambini controvento e il piccolo geologo), regalandoci una favola dell’amore che su tutto vince, con i colori e le trasparenze dei cristalli più preziosi: che ne dite, la giusta conclusione di un libro di favole?

Bruno Elpis