Le recensioni di Bruno Elpis
Morte apparente, un romanzo di Thomas Enger
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
Mi sono accostato a questo romanzo istintivamente attratto dall’estetica del titolo: morte apparente. Il titolo, in un libro, si sa, esplica decisamente quello che nel marketing si chiama un “effetto civetta”. Assorbito da questa evocazione, ho subito pensato a una mia paura antica: per l’appunto, quella della morte apparente. Il senso di soffocare, svegliarsi rinchiusi in una bara, per colpa di un sonno profondo che, annullando le funzioni vitali, anche quelle minimali, viene scambiato per morte. La mia paura forse infantile è motivo sufficiente a farmi preferire la cremazione all’inumazione. Poi la narrazione di Enger mi ha catturato e ho abbandonato la mia suggestione di partenza, rapito da una storia originale ambientata nella Oslo che vive, soffrendo come altre capitali (e non solo) europee, il difficile transito verso la società multietnica. E, capitolo dopo capitolo, mi sono lasciato coinvolgere da una trama intrigante e ben congegnata che, con la sapiente tecnica del “thriller”, affronta molti temi che la società multirazziale propone: con le sue contraddizioni e i pregiudizi sulle culture “diverse” da quella occidentale.
