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Le recensioni di Bruno Elpis

Se avessero di Vittorio Sermonti (qlibri)

coverMio fratello straariano, la sorellina sabauda

Se avessero” diVittorio Sermonti è un periodo ipotetico del terzo tipo di 200 pagine: “Il tema eponimo:… il che cosa avrei fatto, il chi sarei diventato se avessero sparato a mio fratello”.
Nel clima post liberazione il giustizialismo partigiano impazza  (“A farla breve, Milano cadde come una pera nelle mani delle forze partigiane”): per camaleontismo italiano, prima tutti erano fascisti, adesso tutti non lo sono mai stati (fascisti). In seguito a una delazione, tre partigiani armati di mitra irrompono nella casa del narratore (“Mio fratello straariano… la sorellina sabauda… un carvanserraglio”). Cercano il fratello più grande, che ha un passato di amicizia con i nazisti (“Schutzstaffeln e comunemente si abbreviano SS”). L’interessato però convince i partigiani che stanno commettendo un errore… 

 Ne seguono ricordi dello scrittore (da balilla, “Andare alle adunate il sabato alle tre con quelle divisucce del cavolo scocciava a quasi tutti me compreso”), digressioni più o meno scanzonate (gli stupri ai tempi della guerra rappresentati in una barzelletta) e narrazioni su tempi passati (“Il gesto di arruolarmi era andato buco”) e presenti, descrizioni di crudeli pratiche di guerra (“L’aneddoto di un secchiello pieno di occhi visto da lui in Istria, occhi cavati… probabilmente dai titini alle popolazioni di lingua italiana”), racconti di amori. 

Come ben sa chi si è destreggiato nella consecutio temporum ai tempi del liceo, il periodo ipotetico dell’irrealtà è insidioso e  anche Sermonti, a parer mio, cade nelle trappole delle ipotesi del terzo tipo. Ma gli rimane un barlume di consapevolezza (“Qui mi accorgo che il soggetto, l’io che scrive in quanto io che è scritto, risulta piuttosto odioso…”), e se è in finale al premio Strega 2016 evidentemente non tutti hanno giudicato questo romanzo con la severità del sottoscritto. Anche sul piano stilistico, l’opera fa rimpiangere stili lineari, classici, non troppo sperimentali. 

Giudizio finale: finalista?, estemporaneo, post neorealista.

Bruno Elpis

http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-autobiografici-italiani/discussions/review/id:53760/