Le recensioni di Bruno Elpis
La strana biblioteca di Murakami Haruki (i-libri)
- Dettagli
- Categoria: Recensioni
- Scritto da Bruno Elpis
“La strana biblioteca” è un racconto lungo di Murakami Haruki, illustrato da Lorenzo Ceccotti.
Già quando il protagonista si rivolge alla bibliotecaria con la sua richiesta un poco insolita e l’impiegata lo conduce nell’interrato (“Come poteva la nostra biblioteca cittadina avere nel sottosuolo un labirinto di tali dimensioni?”), è subito chiaro che il giovane sta varcando la dimensione della veglia per entrare in un sogno-incubo con tanto di persecutore (“Il vecchio… sotto le lunghe sopracciglia bianche, i suoi occhi brillarono come quelli di una capra al tramonto”) e contenuto latente da ricercare sotto il contenuto manifesto.
Del sogno, la narrazione mutua i meccanismi di condensazione, spostamento (“Era lo stesso cane che mi aveva morso tanti anni prima”), drammatizzazione (“Signor Uomo pecora – gli chiesi, – perché quel vecchio vuole mangiare il mio cervello?”), simbolizzazione (su tutte, il labirinto: “La fregatura, con i labirinti, è che soltanto alla fine sai se hai preso la strada giusta”) e rappresentazione per l’opposto (“Perché finisco sempre col dire e col fare quello che non mi va?”).
Dopo aver percorso il labirinto, il giovane viene imprigionato: nel carcere riceve le visite di una giovane diafana e di un uomo-pecora che lo aiuta a fuggire e a ripercorrere a ritroso il labirinto, mentre sulla rappresentazione onirica aleggia la paura della perdita della madre (“Potrebbe dirmi se mia madre e il mio storno stanno bene?”).
Che il labirinto rappresenti semplicemente la complessità della psiche e il tentativo dell’uomo di affrontarne i grovigli, che sia il luogo costruito dalla ragione per annientare e mettere in scacco se stessa o che alluda – come insegna Jung - al Minotauro e all’archetipo dell’immagine materna divorante e del percorso dell’anima verso l’equilibrio del proprio sé, Murakami si dimostra scrittore astuto e punta un occhio a Freud (“? a causa della luna nuova, - disse. – Ci porta via tante cose”), l’altro al business e agli impegni editoriali…
Bruno Elpis