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Le recensioni di Bruno Elpis

Lei e Lui di Marc Levy (qlibri)

coverLottiamo entrambi contro le rispettive solitudini 

C’è la Letteratura con l’iniziale maiuscola, quella che annovera opere d’arte composte con parole che toccano le corde del cuore, catturano i viluppi della mente, conquistano la nostra sensibilità estetica. Poi ci sono i libri d’intrattenimento, quelli che consentono di distendere lo spirito e di trascorrere alcune ore in piacevole compagnia di personaggi inventati, nei quali ci identifichiamo in misura più o meno intensa… Tanto più se i personaggi non sono eroi e patiscono la solitudine. Lui in particolare è goffo, timido e soffre di complessi come l’aviofobia (“A tredici ore di aereo da qui?”) e l’acrofobia (“Lei avanzò sul tetto di zinco dell’Opéra Garnier, scoprendo una vista magnifica di Parigi”).

Alla famiglia dei libri scanzonati e d’evasione appartiene “Lei e Lui” di Marc Levy

Lei è Mia, attrice inglese in crisi coniugale. Lui è Paul Barton, architetto americano e scrittore dal successo a macchia di leopardo, impegnato in un’improbabile relazione con la sua traduttrice coreana. Per uno scherzo degli amici di Paul, i due si incontrano a una cena nell’era delle relazioni propiziate dal web (“Oggi il solo modo di attirare l’attenzione è sorridere sullo schermo di uno smartphone…”). Ne derivano equivoci divertenti, ingenue bugie, dialoghi frizzanti, situazioni più o meno esilaranti. L’opera ricorda le commedie brillanti americane, tipo Vacanze romane, se non fosse che il romanzo è ambientato a Parigi nell’era di internet e sms… 

Giudizio finale: ricreativo, dialogato, spumeggiante. 

Bruno Elpis 

 

http://www.qlibri.it/recensioni/romanzi-rosa-narrativa-straniera/discussions/review/id:53374/