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Le recensioni di Bruno Elpis

La bambina e il sognatore di Dacia Maraini (i-libri)

coverChi sono “La bambina e il sognatore” di Dacia Maraini?
La bambina è Lucia, improvvisamente scomparsa una mattina mentre si recava a scuola da sola.
Il sognatore è Nani Sapienza: un maestro che ha vissuto la tragedia della morte della figlioletta Martina e il dramma della separazione dalla moglie Anita (“Ecco dove si è arenato il nostro amore. Quel trio non era concepito per trasformarsi in duo”), senza che l’amore sia finito… Nonostante questa triste premessa, Nani svolge il suo lavoro di maestro con passione (“Stamattina a scuola parlo ancora una volta della bambina scomparsa con i miei studenti”). Nella didattica il maestro sfoga principi e convinzioni personali, vitalità, anticonformismo, desiderio di raccontare (“Ho raccontato la leggenda di Urinone, che assomiglia molto alla storia di Geppetto, vecchio e solo, abitato dal terribile desiderio di avere un figlio…”). 

Come interagiscono “La bambina e il sognatore” di Dacia Maraini?

Naturalmente attraverso i sogni!
“Ma i sogni sono stracci di nuvole, scomposti e inconsistenti.
Da essi, Nani trae coincidenze (“Ti rendi conto che nel mio sogno portava il cappottino rosso di Martina?”), presagi (“Cosa aveva voluto dirmi la bambina? Che era stata sequestrata per fare da bomba umana in qualche luogo pubblico, seminando morte e terrore?”), ispirazioni e dubbi (“Cosa voleva dirmi lo strano sogno in cui Lucia mi invitava a mangiare un suo occhio?”), propulsione ad agire (“I sogni mi danno forza e mi fanno sentire vivo, capisci?”).
Su di essi, Nani si confronta con il suo alter ego, un immaginario corvo impertinente (“Ci sarà qualcosa di vero nelle parole del mio angelo pennuto…”). 

Che fine faranno “La bambina e il sognatore” di Dacia Maraini?
Sulla sorte della bambina vengono formulate svariate ipotesi (“Commercio di bambine, possibile che nessuno lo proibisca?”), che consentono a Dacia di affrontare temi che da sempre le stanno a cuore: la violenza sulle donne, il rapporto – troppo spesso antagonistico - con l’altro sesso, l’influsso esercitato dai modelli culturali sulla concezione della donna.
Quanto al sognatore, s’improvviserà investigatore tenace (“Un visionario? Un improvviso detective perditempo?”), inizialmente supportato e poi addirittura guidato dal suo allievo (“Francesco… so da chi ha imparato la gioia del racconto”), per approfondire ogni sospetto (“Cesare Mammucchiè un uomo schivo, introverso, selvatico…forastico…”). 

Il nuovo romanzo di Dacia Maraini è coinvolgente, perché è una scarica emotiva che fulmina la quiete e attiva la sensibilità umana contro pratiche scandalose e immorali, troppo spesso anestetizzate, sottaciute  e ricoperte dalla patina delle ipocrisie sociali. 

Bruno Elpis 

http://www.i-libri.com/libri/la-bambina-e-il-sognatore/