Le recensioni di Bruno Elpis
Supernotes di Luigi Carletti (i-libri)
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- Scritto da Bruno Elpis
In “Supernotes”, Luigi Carletti si occupa di un sequestro internazionale che incontra il silenzio del potere costituito: il rapimento di Kasper (“… è un ex carabiniere e un ex pilota dell’Alitalia… a Phnom Penh fa l’impresario, ma ha anche aperto una sezione italiana dell’isola dell’amore fraterno… Un’organizzazione filantropica”), l’agente segreto che, dopo aver sgominato il narcotraffico con l’Operazione Sinai, si reca in Cambogia per indagare sulle supernotes.
Quando sta per rimpatriare, l’agente viene arrestato e, prigioniero, patisce torture e afflizioni degne dei lager nazisti: nei carceri ove viene segregato, nell’ospedale ove viene ricoverato dopo un tentativo di fuga e nel centro di rieducazione di Prey Sar, ove viene destinato per punizione.
Qual è il motivo della persecuzione?
Perché la Farnesina non si preoccupa di difenderlo e di negoziare la sua liberazione?
La risposta è sconcertante, perché le supernotes (“Con le supernotes si acquista un biglietto per l’inferno. Di sola andata”), ossia i dollari stampati in Indocina (“L’Orologiaio era un nordcoreano quarantenne che viveva in Germania. Un ingegnere specializzato in macchine tipografiche tra cui le famose stampa-banconote…”), sono il sistema che gli Stati Uniti hanno escogitato (“I cambogiani sono il braccio, gli americani la mente”), con la collaborazione dei paesi nemici asiatici, per finanziare i servizi segreti che controllano i fragili equilibri mondiali.
Le rivelazioni sono inquietanti (“È questa la vera guerra del terzo millennio. Né bombe, né cannoni. Montagne di valuta clandestina”) e calate in un paese come la Cambogia, che è stato teatro di stermini epocali, nel corso dei quali sono state messe a punto le peggiori tecniche di tortura (“il waterboarding alla cambogiana”) e violenza.
Bruno Elpis