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Le interviste di Bruno Elpis

Cinque domande a Simone Pozzati e Valeria Cerilli

Oggi parliamo con gli autori de Il drago di carta: Simone Pozzati e Valeria Cerilli. 

D – Simone: i lettori di www.i-libri.com ti conoscono come nostro redattore. Ma questa è l’occasione per presentarti ufficialmente…
Simone – Sono un Sognatore. Ingordo di vita. Mi piace nutrirmi di ciò che mi circonda. E raccontare è l’unica cosa che non mi stanca. Raccontare per vivere e vivere per raccontare. Mi potrei riassumere così!Per chi volesse saperne di più questa è la mia pagina (rispondo a tutti di solito...): https://www.facebook.com/raccontibrevisimonepozzati/ 

D – Valeria, ti presenti ai lettori di www.i-libri.com ?
Valeria– Mi sono laureata lo scorso ottobre in architettura. Ed è stato proprio grazie alla mia formazione universitaria che ho potuto mettermi alla prova come illustratrice. Ho appreso l’uso di programmi per il disegno digitale e la post-produzione, che uniti ad un’innata passione per il disegno mi ha permesso di raggiungere i risultati ottenuti. 

D – Entrambi fate parte dello staff di Diamond Editrice. Di che cosa Vi occupate? Quali sono i Vostri progetti?
Simone - In Diamond sono un tuttofare. Proprio ieri suggerivo una copertina all’editore...I progetti sono tanti, attualmente per Diamond sto curando un antologia dal titolo “Del Sacro e del Profano”. Il volume vedrà raccolti in antologia diversi scrittori italiani e personaggi dell’arte che hanno scritto su questo tema contrapposto e classico.
Valeria- Continuo a dare una mano come consulente grafica sopratutto per quanto riguarda l’aspetto social media marketing. 

D – Come funziona la creazione di una storia illustrata? Com’è nata l’idea di questa storia in particolare? Quali sono state le Vostre interazioni di ruolo?
Simone - Scrissi “Il drago di carta” in poche ore. Volevo raccontare l’importanza di credere nei sogni. E farlo con una narrazione adatta ai bambini mi ha permesso di scrivere con la leggerezza necessaria a mettere su carta la difficoltà di perseguire i sogni. Questa per me, lo dico ormai come un mantra, è stata la favola delle idee coltivate come gocce di rugiada.
Da piccolo leggevo molti fumetti, soprattutto i manga giapponesi. E ho provato diverse volte a disegnarne uno. Ma non sono mai stato troppo bravo con la matita. Però certamente ho sempre avuto fantasia.
Vedevo materializzarsi i personaggi de “Il drago di carta” nella mente. Sapevo che Valeria è brava con le illustrazioni e dopo aver scritto la storia, le ho suggerito indirettamente le fattezze dei personaggi. E insieme abbiamo scelto le scene che meritavano di essere illustrate. La parte più difficile è stata l’opera di proselitismo volta a convincerla all’idea di essere adatta a disegnare la mia storia.
Il resto è nato sui suoi appunti di matematica... ma forse è più brava lei a raccontarne i dettagli.
Valeria - Esattamente! Quando Simone mi ha proposto di illustrare la favola ero molto titubante. Ho la matita in mano da quando ero bambina, disegnavo i personaggi dei cartoni animati che più amavo, ma l’ho sempre fatto per puro piacere fine a se stesso. Poi ho letto la favola e mi sono innamorata dei suoi personaggi, del messaggio che trasmette. Ho iniziato a disegnare senza pensarci, senza aver ancora deciso se accettare l’incarico. Avevo già dei fogli di carta davanti, stavo studiando per il mio ultimo esame universitario, ed è così che la prima illustrazione è nata accanto a un esercizio di matematica. 

D – Il Vostro sodalizio avrà un seguito? In cosa siete impegnati in questo momento?
Simone - Al momento sto scrivendo un sequel de “Il drago di carta”. Come dicevo questa favola mi ha permesso di raccontare con il cuore leggero. E quando scrivere diventa divertimento puro è giusto continuare a utilizzare gli stessi personaggi.
Tra le tante cose mi piacerebbe che “Il drago di carta” diventasse una grapich novel. Vedremo...
Poi, riguardo altri progetti, sono impegnato come autore di canzoni nella scrittura di due dischi. E sul tavolo e nei file del pc rimbalzano diverse storie, racconti, romanzi e altro ancora. Chi avrà la meglio?
Per ora insomma ci sono un po’ di idee da coltivare proprio come Graf insegna!
Valeria-Aspetto con ansia di leggere le nuove avventure di Graf per vedere cosa dovrò disegnare. Nel frattempo mi dedico all’architettura. 

In conclusione: vedremo ancora la premiata ditta Simone-Valeria in azione! Ma intanto godiamoci “Il drago di carta” e sottoponiamolo anche al giudizio dei lettori più piccoli… Ringraziamo Valeria e Simone per la simpatia e per questo dialogo, ciao! 

Bruno Elpis 

http://www.i-libri.com/scrittori/cinque-domande-a-simone-pozzati-e-valeria-cerilli/